fondale marino

È un’area sottomarina di estremo pregio che dista meno di un miglio da Capo Sant’Ampelio e si trova a una profondità di circa 30 metri. L’area cosiddetta dei “Tuvi”, al largo di Bordighera, è un paradiso di biodiversità che il progetto Bordighera Blu Park vuole far conoscere a tutti, non solo ai subacquei esperti che vi si immergono. Per questo sabato 10 giugno si è svolta proprio sui “Tuvi” un’immersione alla presenza della biologa marina Monica Previati, ideatrice del progetto insieme a European Research Institute, e di 14 subacquei esperti, tra cui operatori fotografici. Ai subacquei il compito di documentare la bellezza e ricchezza dell’area con immagini e video che entreranno a far parte delle campagne di comunicazione del progetto.

Bordighera Blu Park, realizzato con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito del bando Simbiosi e con la collaborazione del Comune di Bordighera, ha come obiettivo quello di insistere sulla conoscenza dell’ambiente marino che si apre intorno a Capo Sant’Ampelio, dalla costa alle aree profonde, non accessibili a tutti.

“I fondali dei Tuvi sono un habitat straordinario – conferma Monica Previati, poiché caratterizzato da organismi di estremo valore naturalistico. Ad esempio nella zona più superficiale, circa 30m di profondità, è presente un popolamento di Leptogorgia Sarmentosa, che si estende per oltre 50 m su un substrato roccioso. Inoltre è presente Savalia Savaglia, specie che da sempre è stata considerata rara, tanto da giustificare, a partire dal XVIII secolo, la pubblicazione di note di segnalazione ad ogni suo ritrovamento. Oggi è considerata una specie fortemente protetta (Convenzione di Berna – allegato 2-3; Convenzione di Barcellona Asp 2-3). I Tuvi però sono anche un’area caratterizzata da inquinamento dovuto alle reti da pesca o alle lenze abbandonate. L’operazione di recupero di oggi ci ha permesso di portare in superficie non solo pericoloso materiale inquinante, ma di documentare un’area di estremo pregio che racconteremo sui canali digitali del progetto così che tutti possano prendere coscienza di quello che si trova sotto la superficie del mare di Bordighera”.

“Siamo convinti che solo la conoscenza possa generare consapevolezza – commenta Franco Borgogno, responsabile del progetto per European Research Institute – conoscere l’ambiente marino che si apre intorno a Capo Sant’Ampelio è la prima via per diffondere nei turisti, ma ancora prima tra i cittadini, la consapevolezza dell’importanza del mare in ogni aspetto della vita umana. All’immersione di oggi hanno partecipato anche fotografi subacquei: grazie al loro lavoro e alla forza delle immagini riusciremo a raccontare la bellezza dei “Tuvi”, un luogo di grande biodiversità, ma anche un luogo fragile, minacciato dall’impatto antropico che arriva anche a trenta metri di profondità”.

Tutelare, proteggere e valorizzare sono le missioni del progetto che racconterà i diversi habitat di Capo Sant’Ampelio, dalla costa, passando per i trenta metri di profondità dei “Tuvi” e arrivando alle “Bianche”, una zona profonda, poco conosciuta, accessibile solo ai subacquei più esperti, che si distingue per la presenza di specie rare, di estrema valenza scientifica. Bordighera Blu Park vuole recuperare questo peculiare ecosistema proteggendone la biodiversità e favorendo la promozione di modelli di gestione sostenibile.

Il progetto si svilupperà fino al 2025 arrivando a garantire la rinaturalizzazione e la completa fruizione naturalistica dell’area di Capo Sant’Ampelio con l’istituzione di un’Area di Tutela Marina locale gestita dal Comune di Bordighera. Durante l’estate 2023 si svolgeranno intanto attività di divulgazione per residenti e turisti, e proseguirà lo storytelling dedicato alle bellezze del mare di Bordighera, anche di quello profondo, così da far conoscere a tutti le peculiarità dell’area di Capo Sant’Ampelio e promuovere ulteriormente il turismo consapevole.