via circonvallazione bordighera

La consigliere comunale a Bordighera, Mara Lorenzi interviene con una nota stampa su via Circonvallazione.

“Via Circonvallazione racconta un preciso momento della storia di Bordighera, e le si deve rispettosa attenzione”, commenta. “Anna Maria Ceriolo Verrando nel suo volume “Bordighera nella Storia” la inquadra cosi (pag. 142): “Nel biennio 1879-1880 si costruisce la via Circonvallazione che viene a girare intorno al paese alto, tra le case esterne e le mura, cosicché scompaiono i residui bastioni. Bordighera vecchia in quegli anni viene a perdere, almeno dall’esterno, l‘aspetto di roccaforte tutta chiusa nelle mura bastionate…”. Erano gli anni della rapida espansione della colonia di turisti stranieri a Bordighera; e anche la città vecchia apriva vie di comunicazione con le nuove realtà. Ancora oggi via Circonvallazione ci parla della storia di Bordighera, snodandosi tra il giardinetto con il vecchio lavatoio e l’edificio ora ristrutturato che fu la Pension Anglaise, dove Claude Monet soggiornò durante il suo periodo a Bordighera nel 1884″.

“Ma ecco il punto: una passeggiata da turista, e ancor più l’andirivieni quotidiano, lungo via Circonvallazione e la sua parallela superiore (senza nome) che corre lungo il giardinetto del lavatoio, stanno diventando rischiosi”, spiega Lorenzi. “Il caratteristico acciottolato è diffusamente disturbato da buche e avvallamenti, e a tratti è completamene disgregato. Gli abitanti del centro storico ci hanno segnalato il disagio e i timori per l’incolumità delle persone anziane. Sempre gli abitanti del centro storico hanno proposto che si intervenga non solo per riparare le buche ma per valorizzare via Circonvallazione inserendo nella parte centrale dell’acciottolato un piano di cammino livellato e sicuro. Magari in mattoni, come già esiste nel tratto iniziale della via, davanti alla Società dei Pescatori. Oppure in masselli di pietra grigia come nei nuovi percorsi intorno a Sant’Ampelio. (Se si pensasse ad un percorso di mattoni sarebbe imperativo scegliere mattoni che non diventano scivolosi quando bagnati, onde evitare di riproporre problemi e pericoli verificatisi anni orsono nella zona di Via Pasteur)”.

“Abbiamo presentato queste istanze all’assessore ai Lavori Pubblici e a un rappresentante dell’ufficio tecnico che si sono subito resi disponibili per un sopralluogo. Confidiamo che vengano presto riparate le buche più grandi e il dissesto più esteso. Ma poiché il passaggio delle auto in quella ZTL potrà solo peggiorare le condizioni dell’acciottolato, il vero salto qualitativo per il comfort e sicurezza degli abitanti e dei turisti sarà una superficie centrale pensata per i pedoni”, conclude.