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La pittura è solo un altro modo di tenere un diario. (Pablo Picasso).

“Nel nostro caso, il diario dei mesi di lockdown! – commenta l’associazione UpArte Badalucco. – Proprio come diceva Picasso, gli artisti che espongono vogliono, in questa occasione, mostrare la propria produzione artistica, proprio come fosse un diario dei mesi di chiusura.

Nei mesi scorsi, ciascuno ha prodotto, secondo il proprio stile e la propria tecnica, diversi pezzi. Ognuno di questi proiettato, già durante la realizzazione, verso la libertà e verso il poter “rivedere le stelle”! Ogni artista, ciascuno con il suo linguaggio, intende trasmettere quanto di positivo la sua anima ha sentito e ha progettato nei mesi di chiusura. 

C’è chi con pezzi in ceramica vuole raccontare la bellezza del mare e le sue creature, chi prendendo spunto dai rottami nelle discariche, sottolinea la bellezza delle forme all’apparenza invisibili, chi attraverso la pittura mette in risalto la bellezza del paesaggio e della natura, infine, chi si ispira ai maestri del passato, per far sognare il visitatore e il collezionista, che tanto avrebbero voluto vedere o possedere certi capolavori, per i più irraggiungibili!

Approfittando di questo anno – continua – dedicato al ricordo di Dante e al bel messaggio positivo della frase, del canto 34 dell’Inferno “E quindi uscimmo a riveder le stelle” gli artisti mostrano, con gioia il loro lavoro recente e sperano di poter contagiare di ottimismo e speranza ogni visitatore o collezionista che vorrà ammirare le opere esposte.

Gli artisti in mostra sono: Pietro Berta, Venere Rizzo, Maria Rizzo, M. Cristina Amoroso e Francesco Murlo. Vi aspettiamo, il 7 agosto al vernissage e il 28 agosto, con un incontro in plein air interattivo, per grandi e piccoli, nella piazza e nei caruggi del paese”, conclude.