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Si è conclusa ieri la 50esima edizione del Festival dello Stoccafisso di Badalucco, evento che ha fatto il pieno con una grande festa che ha saputo rendere onore allo storico compleanno. A sorpresa sono stati celebrati due traguardi importanti per la comunità badalucchese: i 50 anni della Pro Loco di Badalucco, l’ente organizzatore del Festival e i 32 anni di servizio da presidente di Mauro Panizzi. Un momento di forte emozione grazie alla straordinaria vicinanza dimostrata dai tanti ragazzi che animano questa realtà di paese. I due traguardi sono stati salutati con una torta gigante.

Sono state consegnate anche due ulteriori targhe. La prima a Maddalena Vento, moglie del defunto Christian Antonino di Ca’ Mea, a cui la Pro Loco è ancora fortemente legata dal ricordo per l’impegno e l’aiuto ricevuti ad ogni edizione della sagra. La seconda targa è andata a Francesco Curinga, fresco vincitore Junior Manx Gran Prix. Una festa nella festa se si pensa che il motociclista badalucchese ha fatto tornare a sventolare di nuovo il tricolore sull’Isola di Man, dopo 50 anni, seguendo così le orme di un altro grande pilota, Giacomo Agostini che fece l’impresa con la MV Agusta.

Dal punto di vista della Pro Loco di Badalucco è stato un grande successo. Questa edizione è stata caratterizzata da 3,5 quintali di stoccafisso, migliaia di persone servite, tanta voglia di festeggiare. “Sono molto orgoglioso di quanto fatto, sia per i giovani che si sono impegnati in questi giorni sia per gli anziani che ci hanno aiutato a pulire lo stoccafisso. Non dimentichiamo che dietro questa festa c’è tanta passione, tanta forza e soprattutto tantissimo lavoro. Si parla di almeno una decina di giorni di preparazione prima di arrivare alla distribuzione”, ricorda Mauro Panizzi, presidente della Pro Loco. “Oggi la cosa più bella è stata senza ombra di dubbio vedere tutti questi giovani e speriamo che vadano avanti. Io gli darò sempre una mano però ora è giusto che venga qualche giovane a fare quello che io ho fatto per trent’anni”.

Ora si guarda già all’anno prossimo, come ironizza il sindaco Matteo Orengo: “La chiameremo 50 più 1, per sentirci un po’ meno vecchi”.