giovanni toti

“Leggo stupefatto le agenzie di stampa con del ministro De Micheli in cui afferma che sulla situazione delle autostrade liguri si starebbe assumendo delle responsabilità: per il momento l’unica responsabilità che certamente le riconosciamo è quella di mettere in ginocchio i cittadini e le imprese liguri impegnate a ripartire dopo l’emergenza Covid. Il piano di lavori concordato tra MIT e Autostrade per l’Italia senza il parere delle amministrazioni locali, Regione e Comuni, non è certo tema da campagna elettorale ma sicuramente dimostra sia l’incapacità del ministro, che, ricordo, ha un rapporto esclusivo con la concessionaria, sia il disprezzo della ‘leale collaborazione’, in quanto non abbiamo mai ricevuto risposta alle nostre richieste. Quello che tutta la Liguria pretende è un piano di interventi serio, che garantisca sia, ovviamente, la sicurezza ‘strutturale’ sia la sicurezza ‘funzionale’, ovvero la tutela dei diritti fondamentali alla salute, alla mobilità e alla libertà d’impresa e libertà economica”. Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti risponde al ministro De Micheli in merito ai pesanti disagi sulla rete autostradale ligure gestita dalla concessionaria Autostrade per l’Italia.

“Di quale sicurezza parla il ministro De Micheli? Se davvero le gallerie oggetto di intervento erano tutte ammalorate, tanto da rischiare il peggio da un momento all’altro, perché non si è fatto nulla per tutto l’inverno e nei mesi del lockdown, semplicemente applicando il modello ligure per cui non solo il cantiere del nuovo ponte sul Polcevera ma anche tutti i cantieri contro il dissesto hanno continuato a lavorare senza sosta e in piena sicurezza? Il folle piano di interventi in corso determina una serie di problemi e pericoli, mettendo a rischio soprattutto i trasporti sanitari e provocando i numerosi incidenti a causa dei continui cambi di carreggiata e delle corsie uniche di marcia”.

“Quello che serve e che finora non si è visto – prosegue Toti – è un piano serio di interventi, che, con una vera e non fittizia assunzione di responsabilità, il 10 luglio liberi davvero dai cantieri le corsie della nostra rete autostradale, con una verifica della sicurezza delle nostre gallerie in tempi certi e ragionevoli e una programmazione degli interventi in base ad una scala di priorità e di rischio. In mancanza di questo, né la Regione né le categorie produttive né i singoli cittadini arretreranno di un centimetro nelle richieste al governo, anche sotto il profilo dei danni che questa situazione sta determinando”, conclude il governatore.