[beevideoplayersingle adstype=”video-ads” videourl=”https://vimeo.com/204190936″ videoadsurl=”https://vimeo.com/224092271″ adsurl=”https://www.sialpieve.com/”]La presenza più o meno c’è, la produttività no. È questa, in estrema sintesi, la fotografia del lavoro in Senato dei sette rappresentati liguri scattata dall’associazione Openpolis. Dal calcolo viene esclusa la senatrice Roberta Pinotti, in quanto il ruolo da ministro rende non applicabili alcuni criteri di misurazione.

In media, i senatori liguri sono assenti il 19,88% delle volte. Un dato sopra la media complessiva dell’aula, che si attesta al 17,53%. Il dato risente tuttavia di importanti differenze tra un parlamentare e l’altro. Se infatti i senatori Vattuone e Albano sono quasi sempre presenti (si sono assentati rispettivamente lo 0,72% e il 2,06% delle volte), di contro i senatori Minzoli e Rossi hanno una percentuale di assenze ben sopra la media (rispettivamente il 54,44% e il 37,13%).

Nel caso dei senatori liguri, tuttavia, non è quello delle assenze il tasto dolenti. I numeri preoccupanti riguardano l’indice di produttività, calcolato da Openpolis sulla base di diversi fattori, che permettono – si legge sul sito dell’associazione – “di distinguere la gran massa di attività che non produce effetti da quella, poca, che invece da risultati. Dunque più un provvedimento si approssima al suo completamento (per es. un ddl che diventa legge) più sarà alto il punteggio assegnato a chi presenta l’atto – primo firmatario – o ne è il relatore”.

L’analisi di questi dati ci dice che i sette senatori liguri ottengono in media un punteggio di 166,95, più basso della media dell’intera aula, che si attesta a 175,08. Anche qui, tuttavia, è necessario fare dei distinguo.

Ci sono infatti tre senatori liguri sopra la media in quanto a produttività. A dominare la classifica è Vito Vattuone, che con un indice di produttività di 412.2 è il 26 senatore più produttivo d’Italia. Seguono Cristina De Pietro e Massimo Caleo, rispettivamente con un indice di produttività di 213.2 e 211.8.

Gli altri quattro senatori liguri sono invece meno produttivi della media dei loro colleghi d’aula, sempre secondo i dati forniti da Openpolis. Il senatore Paolo Guerrieri Paleotti ottiene infatti un punteggio di 109.8, poco più della collega Albano, che si ferma a 98.4.

Chiudono la classifica della produttività i due senatori che guidavano quella delle assenze, ma a posizioni invertite. Il senatore Augusto Minozlini ottiene un punteggio di 69.1 ed è 257esimo nella classifica di produttività del Senato. Peggio di lui fa Maurizio Rossi, che si laurea senatore ligure meno produttivo con un punteggio di 54.2.

In conclusione, è bene specificare come queste classifiche siano basate su dati frammentari. Purtroppo i sistemi di documentazione del Parlamento non consentono di individuare le differenze dei diversi casi. Ad esempio, non permettono di distinguere l’assenza ingiustificata da quella per ragioni di salute. Spesso i parlamentari utilizzano questa frammentarietà per rispondere alle legittime arrabbiature dei cittadini per quelle immagini sconfortanti di aule vuote.

Tuttavia, questo alibi non fa che accrescere il malcontento. Le istituzioni non dovrebbero infatti avere zone d’ombra. Soltanto la trasparenza può aiutare a rinsaldare il legame tra cittadini e istituzioni.

Nota: Con assenza si intendono i casi di non partecipazione al voto: sia quello in cui il parlamentare è fisicamente assente (e non in missione) sia quello in cui è presente ma non vota e non partecipa a determinare il numero legale nella votazione.