Ieri a margine della manifestazione ‘No green pass’ svoltasi a Roma, un gruppo di persone ha assaltato la sede nazionale della Cgil. Tra loro i vertici di Forza Nuova, arrestati dopo le violenze.

La Cgil di Imperia, che oggi resterà aperta unitamente alle Camere del lavoro di tutta Italia, ha risposto con un presidio davanti la sede di via De Sonnaz. Il segretario generale Fulvio Fellegara commenta: “Abbiamo scelto di presidiare e preservare la nostra sede, casa dei Lavoratori e presidio di democrazia. Non ci hanno fermato gli anni del fascismo e del terrorismo, anche oggi non arretreremo di un millimetro. W la Resistenza e W la Cgil”.

Diversi i messaggi di solidarietà e di condanna, dal Pd a Forza Italia a Italia Viva, a Cisl e Uil, tutti usano parole durissime contro i manifestanti di Roma.

Presidio anche alla Cgil di Genova a cui a preso parte la Cisl ligure questa mattina: “Uniti respingeremo gli attacchi antidemocratici al sindacato e al mondo del lavoro”.

Confesercenti è vicina alla Cgil: “La violenta occupazione della sede romana del sindacato dei lavoratori CGIL fa rabbrividire e desta una seria preoccupazione. La Confesercenti esprime la propria vicinanza per un assalto violento, inaudito, reazionario, un vero attacco alla democrazia italiana. Violentare la sede di un sindacato è una dichiarazione di guerra allo Stato Italiano, un colpo alla storia democratica del nostro Paese, alla storia del movimento operaio. Confesercenti stamattina ha portato, con la presenza diretta del segretario regionale Marco Benedetti nella sede CGIL di Imperia, la totale solidarietà del mondo delle imprese”.

Messaggio anche dal segretario regionale dell’associazione giornalisti liguri, Fabio Azzolini: “L’assalto squadrista alla sede della Cgil è inaccettabile. Vi esprimo la solidarietà e la vicinanza del sindacato dei giornalisti della Liguria. Non è certo per caso che tra i bersagli delle frange violente della protesta ci siano, oltre le istituzioni democratiche, le organizzazioni delle lavoratrici e dei lavoratori e le giornaliste e i giornalisti: è una strategia che già inferse lutti e dolore nella stagione degli anni di piombo. Per colpire al cuore la democrazia è ritenuto necessario tentare di annichilire chi organizza e rappresenta i reali interessi delle lavoratrici e dei lavoratori e tentare di intimidire chi lavora per documentare ciò che accade arginando la deriva di chi vorrebbe formare la pubblica opinione attraverso appelli ad emozioni e credenze personali. Oggi, come già nel passato, abbiamo gli anticorpi per non cedere. È il tempo del coraggio, è il tempo dell’iniziativa per la dignità e la libertà, la responsabilità e la solidarietà”.

Sabato 16 ottobre a Roma si terrà la manifestazione nazionale e antifascista per il lavoro e la democrazia indetta da Cgil, Cisl e Uil.