udito orecchio

Anche Asl1 aderisce alla giornata mondiale sull’udito, in programma domani 3 marzo, il cui tema per il 2023 è orientato alla “Sensibilizzazione alla cura dell’orecchio e dell’udito nell’ambito delle cure primarie”. Essa è organizzata dalla Società Italiana di Otorinolaringologia e Chirurgia Cervico-Facciale (SIOeChCF) con la cooperazione della Società Italiana di Audiologia e Foniatria (SIAF) e di 23 associazioni di pazienti e parenti di soggetti ipoacusici (senza fini di lucro) operanti sul territorio nazionale e coincide con la giornata mondiale dell’udito istituita dall’OMS recependone anche il tema.

A riguardo il dott. Marco Giudice, direttore di Otorinolaringoiatria presso l’ospedale “Borea” di Sanremo, dà alcuni importanti consigli per la salute delle orecchie, oltre ad evidenziare che in Asl1 esiste un servizio dedicato allo studio dei problemi dell’udito.

“Si tratta di semplici regole, che se rispettate, possono fare in modo che tutti possano mantenere un udito sano. Tra i consigli da seguire troviamo l’utilizzo dei tappi per le orecchie in luoghi rumorosi, controllare regolarmente l’udito, indossare regolarmente gli apparecchi acustici quando consigliato e consultare un medico in caso di problemi all’orecchio o all’udito. Invece – prosegue il dott. Giudice – non bisogna mettere i cotton fioc, olio, bastoncini o spilli nelle orecchie, condividere auricolari o tappi per le orecchie e ascoltare suoni forti o musica ad alto volume”.

La necessità di sensibilizzazione nell’ambito delle cure primarie pone i suoi fondamenti sull’evidenza che i problemi dell’orecchio e dell’udito sono tra i più comuni riscontrati nella comunità; solo nella nostra ASL sono più di 1.700 i pazienti protesizzati che vengono seguiti regolarmente dalla nostra struttura. La perdita uditiva non affrontata è stato calcolato incida sull’economia planetaria con un ammontare di 980 miliardi di dollari all’anno in termini di costi del settore sanitario, supporto educativo, perdita di produttività e costi sociali. Oltre il 60% dei problemi di udito secondo l’OMS può essere identificato e affrontato a livello delle cure primarie e un’integrazione tra otorinolaringoiatria e servizi di assistenza primaria porta innegabili vantaggi diretti alla persona.