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Dopo il nostro articolo ‘Per l’Asl1 tutto in regola a “Le Palme”, per la Guardia di Finanza è un “Lager”‘, pubblicato lo scorso 17 febbraio e riguardante i casi di maltrattamenti presso la Rsa ‘Le Palme’, è giunta la risposta della Azienda Sanitaria che ha precisato alcuni punti provando a rispondere alle domande poste dal nostro Roberto Basso.

“A seguito dell’articolo apparso sul giornale on line Riviera Time (https://www.rivieratime.news/per-lasl1-tutto-in-regola-a-le-palme-per-la-guardia-di-finanza-e-un-lager/), Asl1 intende fare, nei limiti di quanto fattibile in tale fase, la necessaria chiarezza sul proprio operato.  La scrivente Azienda sanitaria, oltre ad aver sin da subito collaborato attivamente con la Procura durante gli accessi svolti presso la Struttura, ha altresì esercitato una costante attività di monitoraggio successivo alla conoscenza dei fatti addebitati. Nelle ispezioni effettuate da Asl1 sono stati infatti verificati tutti gli aspetti relativi alla presenza di personale, esistenza ed attuazione dei protocolli assistenziali, controllo diretto sulle condizioni di salute degli ospiti – con particolare riguardo a quelli non autosufficienti – e sui piani individuali di cura. I rilievi evidenziati durante i sopralluoghi sono stati immediatamente notificati ai responsabili della Struttura, con assegnazione di termini per la risoluzione degli stessi e successiva verifica in ordine all’avvenuto adempimento delle prescrizioni. Analogamente ciò è avvenuto con riguardo all’attività di vigilanza straordinaria effettuata da Alisa, per il tramite dei verificatori aziendali ai sensi della Legge Regionale n. 9/2017 in tema di controllo sui requisiti di autorizzazione sanitaria e accreditamento. Immediatamente dopo la notifica degli avvisi di garanzia agli operatori della struttura in oggetto, l’Asl1 ha contattato telefonicamente i familiari degli ospiti ai fini di ricevere segnalazioni su eventuali criticità, rilevate o percepite, che potessero suggerire ulteriori elementi di verifica e tutela; si era anche dato disponibilità a valutare eventuali richieste di spostamento degli ospiti presso altre Strutture.

Occorre tuttavia precisare che, proprio in ragione della particolare fragilità dell’utenza, anche lo spostamento presso altro ambiente di vita può di per sé arrecare forte disagio ai pazienti. Si precisa infine che precedentemente alla notifica degli avvisi di garanzia, l’Asl1 non aveva ricevuto nessuna segnalazione, formale od informale, in merito ad eventuali episodi di cattiva gestione degli ospiti e/o peggio ancora di eventuali violenze o minacce (per cui avrebbe ovviamente agito con immediatezza, in primis segnalando in Procura eventuali ipotesi di reato). Le azioni di tutela di tutti gli ospiti presenti in Struttura sono state quindi assunte con il massimo riserbo, fin dall’inizio degli eventi, di concerto con Alisa e con gli organi inquirenti. Le note diffuse a mezzo stampa relative all’operato dell’Asl danno infatti conto solo di alcuni aspetti oggetto di verifica, posto che è d’uso di questa Azienda il massimo rispetto del segreto istruttorio in presenza di atti di indagine, peraltro ancora in corso. ‘