Se scoprire un traffico di sostanze stupefacenti nella nostra zona di confine, sebbene non accada con frequenza, non rientri negli eventi clamorosi della Polizia di Frontiera, fermare ed arrestare due persone con ben 130 ovuli nascosti nella cavità addominale, ha sicuramente dell’eccezionale.

Superato quindi anche il record raggiunto lo scorso anno a marzo, quando fu tratto in arresto  un cittadino del Ghana con  oltre 60 ovuli nello stomaco, mentre i due nigeriani fermati la scorsa notte ne trasportavano, in totale, 130.

I fatti: Due pattuglie della Polizia di Frontiera di Ventimiglia, coordinate dal dirigente dr. Santacroce, effettuano i consueti controlli presso la barriera autostradale. Mentre uno degli Agenti è intento a contattare la Sala Radio per accertamenti su un documento, il collega accanto, oltre a coadiuvarlo, segue con attenzione il via vai di auto che passano la barriera.  Ad un tratto l’attenzione viene attirata ad un taxi con targa francese  dentro il quale si delineano le sagome di  due stranieri. Il  primo pensiero degli Agenti è rivolto  ad un possibile ingresso clandestino.  Ecco dunque l’ “ALT” Polizia che costringe l’autista all’arresto immediato.

Alla richiesta di fornire i documenti di identità i due stranieri, entrambi nigeriani, risultano essere: E.W. un trentenne in Italia senza fissa dimora, che esibisce  un titolo di viaggio per stranieri e permesso di soggiorno parimenti rilasciati dalla Questura di Roma nel 2017;

M.K. di anni 29, domiciliato a Massa,  che mostra un passaporto  nigeriano ed un permesso di soggiorno rilasciato dalla Questura di Massa lo scorso anno, in corso di validità.

L’evidente stato ansioso che via via prendeva  sempre più piede nei due stranieri insospettiva i già sospettosi poliziotti, che decidevano di condurre gli stranieri in ufficio per più approfonditi controlli  sui documenti esibiti.

Espletate tutte le verifiche previste, i documenti risultavano essere autentici, così come  gli stranieri senza precedenti di Polizia, eppure quel malcelato nervosismo aveva sicuramente una spiegazione.

A quel punto il sospetto che potesse trattarsi di  “body packer” (termine usato per chi trasporta dentro sé sostanze stupefacenti) prendeva sempre più consistenza.

Venivano  pertanto condotti presso l’Ospedale di Sanremo e sottoposti a TAC che evidenziava, su entrambi, la presenza di numerosissimi ovuli nella cavità addominale.

I due stranieri venivano pertanto ricoverati in attesa dell’evacuazione degli ovuli, anche in considerazione dell’altissimo pericolo in quanto, la possibile perdita di impermeabilità dell’involucro prima della sua eliminazione, con conseguente assorbimento massivo di sostanze stupefacenti, avrebbe procurato gravi conseguenze, non di rado, letali per arresto cardiaco.

Dopo oltre un giorno gli stranieri hanno finalmente espulso gli ovuli che, a seguito di analisi, sono risultati  essere come segue:

Primo straniero: nr. 70 OVULI del peso pari a quasi 800 gr.  sostanza stupefacente tipo EROINA, e una piccola parte di  tipo COCAINA;

Secondo straniero: 60 OVULI del peso  pari a quasi 700 gr. di  sostanza stupefacente tipo COCAINA e OPPIACEI/ANFETAMINE.

Terminate le procedure mediche, i due nigeriani sono stati tratti in arresto ed associati al carcere di Imperia, mentre la Polizia di Frontiera ha avviato le indagini tese a comprendere la provenienza degli stupefacenti  e se gli stessi fossero destinati al mercato del nostro ponente.

Comunicato stampa