Il tour di Area Sanremo l’anno prossimo si farà. Lo conferma senza margine di dubbio il presidente della Fondazione Orchestra Sinfonica di Sanremo, Livio Emanueli, a Riviera Time. “Ma saranno sicuramente diverse le novità,” aggiunge.

La notizia arriva dopo la decisione di prendersi “un anno sabbatico” dall’organizzazione delle selezioni in giro per l’Italia che danno l’accesso diretto ad Area Sanremo: il concorso che permette ad alcune giovani proposte di salire sul palco del Teatro Ariston per competere nella categoria ‘Giovani’ del Festival di Sanremo.

La pausa di quest’anno è stata decisa in comune accordo tra l’amministrazione sanremese e la Fondazione per via dei ritardi dettati dalla Rai. Ritardi nel regolamento del Festival 2020 che hanno reso impossibile organizzare le selezioni itineranti sul territorio nazionale.

Le prime due edizioni del tour, quella del 2017 e del 2018, furono organizzate dall’Anteros Produzioni che si era aggiudicata il bando.

“L’obiettivo per il prossimo anno è di centralizzare il servizio, evitando il bando e organizzando le selezioni direttamente come Fondazione Orchestra Sinfonica,” spiega Emanueli. L’obiettivo è quello di mantenere il controllo sulla qualità del tour e sulla trasparenza nelle selezioni.

“Vogliamo far crescere il format – prosegue Emanueli – trovando grandi partner qualificati e solidi come potrebbe essere Radio Rai che incontrerò questa settimana a Roma per contrattare una formula di media partner per Area Sanremo.”

L’idea di Emanueli e della Fondazione è quella di creare un tour con meno tappe ma di grande impatto, cercando di trasformare le serate in veri e propri eventi di intrattenimento che potrebbero prevedere la presenza di ospiti importanti, cantanti famosi, ex vincitori del Festival di Sanremo e la presenza della Sinfonica di Sanremo per accompagnare i ragazzi nelle selezioni.

“Un format più strutturato potrebbe attirare l’attenzione anche di grandi città come Milano, Torino, Napoli. Ovviamente tutto questo richiederà un sforzo in più da parte della Fondazione e del suo staff, ma in un colloquio preliminare si sono dichiarati tutti disponibili,” conclude Emanueli.