giuseppe faraldi

“Mi sorprendono molto le dichiarazioni superficiali dell’esponente di Fratelli d’Italia circa l’annullamento di Sanremo in Fiore per cause di forza maggiore, non dovute al Comune di Sanremo. Voglio sperare che siano frutto della scarsa informazione dell’autore, e non il tentativo di denigrare l’operato dell’amministrazione e degli uffici, perché così si contribuirebbe solo ad alimentare inutili polemiche attraverso comunicazioni non veritiere, a discapito dell’immagine cittadina”, così l’assessore al Turismo Giuseppe Faraldi in risposta alle esternazioni di Antonino Consiglio di Fratelli d’Italia.

“Risponde al falso la dichiarazione che l’amministrazione abbia chiesto ai comuni solo un mese prima della sfilata la conferma di una loro partecipazione. Nelle settimane precedenti erano già stati contattati dagli uffici e la richiesta formale è datata 13 gennaio a fronte del 9 gennaio dell’anno 2019 e del 12 gennaio del 2018. Quindi assolutamente in linea coi tempi abituali, cosa che Consiglio dovrebbe sapere prima di lanciare accuse infondate. Il Comune di Sanremo inoltre – prosegue l’assessore – non era a conoscenza del problema dei capannoni né è tenuto a sapere delle problematiche particolari di ogni comune del territorio. Il Comune da un punto di vista istituzionale ha rapporti con gli altri enti e non con le associazioni, di cui peraltro ammiro il lavoro frutto del volontariato, ma è compito delle singole amministrazioni gestire le problematiche del proprio territorio. Se è vero che il problema logistico della città di Ventimiglia era noto a qualcuno, come afferma l’esponete del partito di Fratelli d’Italia, sarebbe bastato una comunicazione in tempi utili al Comune di Sanremo per provare a trovare una soluzione, anche perché penso sia nell’interesse degli stessi comuni partecipanti beneficiare della promozione del corso fiorito.

Anche sul coinvolgimento delle associazioni le esternazioni di Consiglio appaiono del tutto fuori luogo. L’incontro di ieri con le associazioni non era una richiesta di aiuto ma rendere partecipi le categorie produttive di una scelta importante, ossia se svolgere un corso fiorito dimezzato oppure pensare a qualcosa di diverso. Progetto che, tra le altre cose, è già alla valutazione dell’amministrazione. Peraltro, le riunioni con le associazioni erano cominciate mesi addietro per capire la possibilità di effettuare manifestazioni collaterali.

Conclude l’assessore: “Sul tema della ripartenza da un punto vista turistico vorrei far presente all’esponente di Fratelli d’Italia che la città ha già fatto registrare una ripartenza eccezionale con numeri record sul 2022, con un ritorno alla normalità sancito da numeri che hanno superato gli anni pre-pandemia, come facilmente riscontrabile anche da Consiglio. Un Sanremo in Fiore dimezzato, al contrario, avrebbe probabilmente veicolato un messaggio opposto, molto negativo. Ma al di là delle valutazioni personali di ognuno, quello che mi preme è ristabilire il vero: la dolorosa decisione dell’annullamento di questa edizione di Sanremo in Fiore è dipesa da cause non riconducibili al Comune di Sanremo, che anzi con grandi sacrifici e un ottimo lavoro preparatorio degli uffici era pronto per l’organizzazione dell’evento, anche con il pieno reperimento delle risorse tra mille difficoltà. Invito pertanto l’esponente di Fratelli d’Italia a mettere da parte polemiche inutili, di basso livello, basate su informazioni non vere”.