Aldo Zaccardelli, lo spirito errante di un maestro di pittura
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Da Napoli a Bordighera passando per il mondo; il pittore Aldo Zaccardelli può vantare una vita certamente non banale: un’infanzia inquieta all’interno di una famiglia di artisti che lo indirizzano in adolescenza agli studi pittorici presso l’atelier del fratello maggiore, Roberto.

Un talento naturale, non privo di impegno, che a soli 15 anni cattura l’interesse di gallerie e mercanti. Si trasferisce a Roma dove apre il suo primo atelier, per raggiungere Parigi poco tempo dopo allestendo uno spazio a Montmartre. Il desiderio di studiare le luci e i colori di Gaugin lo convincono a intraprendere un’avventura polinesiana. Da lì compie un viaggio verso gli Stati Uniti, dove è notato, apprezzato e sostenuto da figure politiche e sociali di spicco che iniziano a collezionare le sue opere, con fiere a Chicago e committenze a Miami. Seguono numerose esibizioni en plein air, all’aria aperta, che lo portano fino in Giappone e poi di nuovo altri paesi europei.

Nuovamente diretto in Francia, trova nella luce e nei colori della Riviera qualcosa di unico e decide di fermarsi a Sanremo. Poco tempo dopo apre il suo attuale atelier a Bordighera, letteralmente a due passi dal mare.

Grazie a un’esperienza di oltre 50 anni, il maestro Zaccardelli è padrone sicuro di diversi stili pittorici, dal figurativo fotorealistico al più astratto Informale, ed è ampiamente riconosciuto per i suoi paesaggi e ritratti.

Il maestro ce ne parla di persona nell’intervista di Sara Alessandri.