alessandro piana

La Liguria riparte dall’agricoltura e lo fa a piene mani. Dopo mesi di confronti, di Conferenze Stato-Regioni, di rinvii alle Commissioni competenti, il Consiglio dei Ministri del 25 giugno ha finalmente attribuito il riparto delle risorse alle Regioni per attuare il Programma di Sviluppo Rurale (PSR) nel biennio 2021-2022, assegnando alla Liguria 104 milioni di euro di risorse aggiuntive.

“Ottimo risultato – ha spiegato il vice presidente e assessore regionale all’Agricoltura Alessandro Piana – perché la Liguria ha fatto sentire la sua voce ai tavoli tecnici e decisionali ottenendo un incremento di risorse del 18% rispetto alla media del periodo 2014/2020. Nel biennio 2021-2022 si rendono disponibili oltre 104 milioni di euro di risorse aggiuntive, per un totale che supera i 414 milioni di euro per l’intero PSR 2014-2022. L’esito definitivo è di sostanza, considerato che la Liguria è, per estensione territoriale, tra le più piccole regioni d’Italia. I numeri parlano chiaro: l’obiettivo politico di sostenere sempre di più il settore primario è stato centrato, pertanto ringrazio gli uffici del Dipartimento Agricoltura di Regione Liguria per il loro impegno quotidiano. Anche sul piano nazionale ed europeo, l’agricoltura ligure guadagna spazio e risorse grazie alle caratteristiche dei suoi prodotti, sotto il profilo qualitativo, della credibilità e della tracciabilità”.

Oggi inizia il percorso di modifica del PSR per inserire le nuove risorse del biennio 2021-2022, che si concluderà con l’approvazione da parte della Commissione Europea, attesa per settembre. Nel frattempo Regione Liguria sta predisponendo diversi bandi per sostenere il ricambio generazionale, gli ammodernamenti aziendali e le misure che spingono verso uno sviluppo sempre più sostenibile e green.