A Sanremo è il momento, nel bene e nel male, dei dissuasori di velocità.

A meno di un centinaio di metri dal semaforo che immette il traffico sull’Aurelia, ieri gli operai del Comune hanno installato un dosso artificiale in via Padre Semeria ed è subito scattata la risposta ironica via social da parte soprattutto degli abitanti della zona, compresi i tanti residenti nella frazione di Coldirodi.

“Via Padre Semeria è già piena di dissuasori di velocità, una lunga serie di dossi naturali nella parte più a sud della strada” che è la più trafficata anche dai turisti automuniti. In effetti, nonostante il doloroso sacrificio dell’abbattimento di decine di pini marittimi che ha mutato il volto di quella via panoramica con la speranza di risolvere il problema delle radici che deformano l’asfalto, le sospensioni e a volte il controllo dei mezzi a due e quattro ruote diventa problematico.

Dove è stato invece piazzato il dissuasore artificiale di velocità, alcuni dicono non serva proprio a niente anche se è vero che in prossimità ci sono due passaggi pedonali, ma è altrettanto vero che a quel punto le auto in entrata in città spesso e volentieri sono già in coda semaforica e comunque in fase di rallentamento. I mezzi che se ne vanno invece non hanno ancora fatto in tempo a prendere velocità.

Potrebbe forse accadere in futuro quello che sta succedendo proprio in queste ore sulla stretta strada che porta alle spiagge dei Tre Ponti. Un gruppo di operai comunali da questa mattina ha iniziato i lavori per l’eliminazione di un dissuasore di velocità proprio all’inizio di quella strada che d’estate diventa trafficatissima. Il transito, non esagerato oggi, dei mezzi è stato regolato a senso alterno con qualche disagio, anche perché proprio in quel punto il marciapiede mostra segni di cedimento e un avvallamento è visibile sull’asfalto.

“Abbiamo segnalato questa situazione decine di volte – dicono i residenti – ma vediamo gli operai solo oggi e non per mettere a posto asfalto e marciapiede ma per eliminare un limitatore di velocità”.