A Pontedassio sorgerà il “Museo della Pasta”: al via il cantiere dopo le festività natalizie

Le aspettative dell’amministrazione comunale di Pontedassio sul ritorno alle origini dell’antico Museo storico degli spaghetti creato dalla famiglia Agnesi, stanno per avverarsi. La richiesta di contributo presentata dall’amministrazione al Ministero della Cultura per la realizzazione del Museo nazionale delle Paste Alimentari, grazie alla sensibilità dimostrata dal Capo Dipartimento del Ministero dell’Interno e dal segretario del ministro Franceschini, è stata favorevolmente accolta.

In data 9 dicembre è stato pubblicato il decreto in cui Pontedassio risulta compreso nei 14 musei dell’area geografica nord-ovest beneficiati dal fondo cultura. La somma concessa, pari a euro 466mila, è sufficiente per la realizzazione di circa 4/5 (quattro quinti) dell’opera.

Il 7 luglio scorso con la firma del protocollo d’intesa tra il comune e la Fondazione Vincenzo Agnesi c’è stata l’assegnazione del Museo a Pontedassio, dopo una gara sul filo di lana con la città di Gragnano, famosa per la tradizione della produzione di pasta artigianale.

Ad agosto scorso il Comune ha acquistato un immobile per ristrutturarlo e adibirlo a sede museale. Ha predisposto il progetto preliminare e ha presentato domanda al Ministero e alla Regione Liguria per ottenere finanziamenti.

Nei mesi scorsi è stato predisposto il progetto esecutivo redatto dallo studio N.G. associato dell’arch. R. Torello e dell’ing. G. Papone e sono già state selezionate le ditte che parteciperanno all’appalto. Il cantiere sarà avviato subito dopo le festività natalizie e la durata prevista dei lavori è di circa 6 mesi.

A maggio 2022 infatti è fissata la cerimonia per l’assegnazione del premio annuale istituito dalla Fondazione Vincenzo Agnesi in Roma, che coinvolgerà più di 300 scuole su tutto il territorio nazionale, giornalisti specializzati in comunicazione culturale sulla pasta e chef stellati per i loro piatti gourmet a base di pasta.

“Sarebbe una grande opportunità poter trasferire questa cerimonia da Roma a Pontedassio nel nuovo museo, come fortemente voluto dagli attuali commissari della Fondazione. Devo ringraziare sentitamente gli assessori e tutti i consiglieri, insieme agli uffici del comune perché tutti hanno creduto in questo ambizioso progetto”, dichiara Ilvo Calzia.