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Sono in corso, a Pigna, i lavori di rifacimento, adeguamento e manutenzione dei cinque acquedotti comunali, per un investimento totale di 230mila euro.

Opere di fondamentale importanza, che riguardano sia la parte risorgiva sia il rilascio e che consistono nella sostituzione delle condotte in ferro con altre in polietilene, per evitare perdite o discrepanze nella rete distributiva.

Si tratta, come sottolineato ai nostri microfoni dal sindaco Roberto Trutalli, di interventi che devono andare di pari passo con una vera e propria cultura anti-spreco.

Responsabilità del cittadino e investimenti dell’amministrazione devono andare di pari passo – sottolinea il primo cittadino. – Noi siamo un Comune con cinque acquedotti, con quelli riusciamo a garantire un buon livello di distribuzione dell’acqua. L’acqua è fondamentale in quanto il processo che va dalla sorgente al rilascio col depuratore deve essere un ciclo completo, non ci devono essere perdite: non è tollerabile che dalla rete dell’acquedotto sulla distribuzione vi sia dispersione. Le amministrazioni devono investire non solo materialmente ma anche culturalmente sul problema dell’acqua. Lo spreco idrico deve essere combattuto al pari della privatizzazione dell’acqua pubblica”.

Un problema, quello dello spreco, tanto più urgente in periodi di siccità come questo: “Noi abbiamo tre punti importanti – spiega Trutalli – lì si avverte proprio il calo delle sorgenti, ci sono punti dove l’acqua non esce più. Le sorgenti stanno subendo una riduzione notevole, ma pari pari c’è un aumento del consumo dell’acqua: oggi a Pigna, con 800 abitanti, si consuma come ai tempi in cui gli abitanti erano oltre 2.000”.