oliva taggiasca

Anche quest’anno, in occasione di Olioliva, Coldiretti Imperia sarà presente, lungo la banchina Calata Cuneo, alla 3 giorni dedicata all’oro giallo ponentino con i propri produttori a marchio Campagna Amica. In occasione della prima giornata di apertura saranno organizzati due incontri di carattere informativo e formativo per approfondire alcune tematiche legate al comparto olivicolo.  

Saranno presentati i primi risultati del progetto Stamoil e sarà affrontato il tema delle pratiche sleali: a partire dalle 10.30 l’avvocato Matteo Melani, il presidente Coldiretti Imperia Gianluca Boeri e il direttore Domenico Pautasso affronteranno la tematica, illustrando il D.lgs. 198/21. La norma introduce un livello di tutela comune degli operatori commerciali, comprendente un elenco di pratiche sleali vietate e un elenco di pratiche che saranno autorizzate solo se concordate in termini chiari e univoci al momento della conclusione dell’accordo di fornitura. La direttiva ha il merito di aver individuato in maniera dettagliata le pratiche commerciali sleali. 

“Un’occasione”, spiega il direttore Pautasso, “per conoscere nel dettaglio le normative vigenti in materia come, ad esempio, la disciplina dei contratti di cessione e degli accordi quadro e le relazioni tra acquirenti e fornitori”. 

Nel primo pomeriggio alle ore 14.30 verranno presentati i primi risultati del progetto Stamoil: il progetto che sviluppa un metodo alternativo per la produzione per via fermentativa delle olive da tavola partendo dalle olive taggiasche. Dal momento che il metodo tradizionale per sua natura sfrutta tutti i microrganismi presenti sulle drupe al momento della messa in ‘incubazione’ in salamoia, questo lavoro va nella direzione di selezionare, tra quelle già naturalmente presenti sulla pianta, i microrganismi responsabili della maturazione delle olive per poterli inoculare direttamente nelle salamoie impiegate. 

“Un processo innovativo targato Coldiretti”, spiega Boeri, “capace di ottimizzare i tempi grazie alla selezione dei microorganismi responsabili della maturazione inoculati direttamente nelle salamoie impiegate”. 

“Un procedimento all’avanguardia”, conclude Pautasso, “capace di garantire una qualità eccellente eliminando lo spreco”.