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È in corso questa settimana a Cervo l’evento Rifugi poetici, un workshop di land art con l’artista Oscar Dominguez per la progettazione partecipata e la realizzazione di una scultura-rifugio per uomini e animali. L’installazione, realizzata con Arundo donax (canna comune) nei giardini situati alla foce del torrente Steria, pone l’accento sul tema della sostenibilità ambientale, e sarà ultimata sabato 24 settembre.

L’iniziativa è organizzata dalla cooperativa sociale di comunità Pollaio Aperto. Si tratta, nel dettaglio, di una settimana di apprendimento attivo di tecniche di progettazione, preparazione e intreccio di materiale vegetale di recupero, con laboratori di architettura vegetale per gli iscritti organizzati ogni pomeriggio.

Questa mattina gli allievi della scuola primaria di Cervo hanno fatto visita all’artista e, insieme, hanno costruito piccole mangiatoie per uccellini, che sono state aggiunte all’opera di land art. Insieme a loro, il Nucleo Carabinieri CITES che ha spiegato come rapportarsi con la fauna selvatica. L’intento è quello di proseguire nell’opera di riqualificazione della zona dei giardini della foce del torrente Steria rendendola un posto vivo, anche grazie a questa azione. I bambini infatti potranno tornare durante l’inverno a riempire le mangiatoie seguendo le indicazioni ricevute durante l’intervento del nucleo carabinieri CITES.

L’iniziativa fa parte di Lento – Cervo borgo di cultura sostenibile, un ambizioso piano di valorizzazione culturale del borgo al quale la cooperativa di comunità Pollaio Aperto partecipa insieme al Comune di Cervo e a Proloco Progetto Cervo, e che è realizzato con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito del bando “In luce. Valorizzare e raccontare le identità culturali dei territori” della Missione Creare attrattività dell’Obiettivo Cultura, che mira alla valorizzazione culturale e creativa dei territori di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta rendendoli più fruibili e attrattivi per le persone che li abitano e per i turisti, in una prospettiva di sviluppo sostenibile sia sociale sia economico.

Oscar Dominguez

Il dialogo con la natura, con la sua mutevolezza e la sua bellezza estetica, caratterizza i lavori in esterno dello scultore argentino: grandi installazioni in ambienti inconsueti e una ricerca dei materiali del territorio tra land art, ecologismo e naturalità spirituale. Oscar si appropria fisicamente e metaforicamente dei luoghi in cui le sue sculture nascono e intraprendono un serrato dialogo con lo spazio urbanistico e architettonico circostante. Il tema dell’equilibrio tra cielo e terra, tra vuoto e pieno, rende le installazioni leggere e le integra perfettamente nell’ambiente in cui sono inserite, come se fossero sempre state in quei luoghi.

Si avverte la sensazione di allargamento, come essere al cospetto di esseri quasi animati provenienti da un’epoca senza tempo, di apparizioni nello spazio. Eventi plastici vitali, prima mentali e poi tridimensionali e punti di confluenza di energie diverse, si proiettano nello spazio per essere contemplati da chiunque. Realizzazione di “beni comuni” che attraverso la partecipazione collettiva siano occasione di una riflessione innovativa e universale che parli di rigenerazione e di sostenibilità. Arte contemporanea quindi, come strumento critico e azione di cura del paesaggio, scambio generazionale e culturale.