191120 - saldi invernali 2021
play-rounded-outline
02:42

Sta dividendo l’opinione dei diretti interessati la comunicazione della Regione Liguria riguardo la data dell’inizio dei prossimi saldi invernali. L’assessore regionale al commercio Andrea Benveduti lo ha ufficializzato ieri: l’inizio dei saldi è fissato per il 29 gennaio 2021, tre settimane dopo rispetto a quest’anno.

Inoltre è stato fatto espresso divieto di avviare vendite promozionali nei sessanta giorni precedenti per impedire che qualcuno possa fare il furbo, anticipando con saldi mascherati da ‘vendita promozionale’ il periodo autorizzato di 45 giorni sino a metà marzo, creando una sorta di concorrenza sleale.

Secondo quanto ci è stato però comunicato, la scelta della data del 29 gennaio sarebbe frutto di un sondaggio generale in ambito Confcommercio tra tutti gli associati della categoria abbigliamento che avrebbe visto la netta vittoria di chi sosteneva lo slittamento a fine gennaio dell’inizio dei saldi. Sembra che in Regione i rappresentanti della stessa categoria si siano raccomandati con l’Assessore per evitare che prima di Natale i soliti furbetti potessero vendere con pesanti sconti e da lì è scattato il divieto in vigore sino all’inizio dei saldi.

La cosa ancora più importante però è che queste nuove date sarebbero state decise prima dell’inizio dell’emergenza coronavirus e poi confermate dopo un’ulteriore consultazione nelle ultime ore.

Mentre molti commercianti iniziano ad affiggere sulle loro vetrine gli annunci dell’imminente Black Friday, una sorta di ‘desbaratu’ di origine Usa, abbiamo sentito il parere di un noto venditore di abbigliamento nella città dei Fiori.

“Confermo che la nuova data è stata scelta dai nostri rappresentanti di categoria – dice Luca Lombardi di Hype a Sanremo – a maggioranza dalle quattro province liguri. Si tratta di una scelta che inevitabilmente verrà condizionata da quello che decideranno di fare nelle regioni limitrofe, Lombardia, Piemonte, Toscana e Costa Azzurra”.

“Sappiamo che ci sono opinioni diverse tra i commercianti – dice Lombardi – ma ripeto: se anche nelle regioni intorno a noi i saldi dovessero iniziare il 29 gennaio con il divieto di vendite promozionali nei due mesi precedenti non ci sarebbe nessun problema. E’ chiaro che se i nostri vicini di casa anticipassero il periodo, noi dovremmo tornare ad affrontare la questione per poter essere almeno allineati a quello che fanno gli altri”.

“In questo periodo non stiamo facendo quasi nulla come giro d’affari – conferma Luca Lombardi – basta che ci guardiamo intorno per capire qual è la situazione. Inoltre il nostro settore non fa parte del decreto ‘ristori’, quindi noi oggi facciamo luce alla città ma incasso zero e spese alte. Le nostre speranze sono rivolte solo al ‘Black Friday’, tre giorni dal 27 al 29 novembre che attualmente rappresentano l’unica certezza anche se non credo a chissà quale risultato se non c’è la possibilità di interscambio di clienti”.