Giuseppe Conte è tornato questa sera a parlare alla nazione. Un’immagine che ci riporta ai tristi mesi in cui la pandemia Covid ha messo un Paese in ginocchio e ci ha costretti tutti a rimanere chiusi in casa.

Al centro di questa nuova conferenza stampa le nuove norme anti contagio che il governo ha deciso di prendere per evitare una seconda ondata.

Oggi i dati a livello nazionale non sono confortanti: oltre 11mila nuovi contagi in 24 ore. In Liguria si contano 370 nuovi casi di cui 31 nel Ponente ligure. Oltre 60 le vittime segnalate oggi 18 ottobre in Italia.

Il presidente del consiglio dei ministri sta ora parlando. La diretta è visibile a inizio articolo.

“Questo provvedimento dovrà consentirci di contrastare la seconda ondata di contagi che sta interessando l’Europa intera. Non possiamo perdere tempo e dobbiamo scongiurare un nuovo lockdown generalizzato,” ha dichiarato Conte.

“Il terzo trimestre che si è appena concluso segnala una ripresa migliore di quella di Francia o Spagna. La nostra economia non può permettersi una nuova battuta d’arresto.”

Il presidente Conte ha poi elencato le nuove misure che dovranno essere rispettate.

I sindaci potranno disporre la chiusura al pubblico dopo le ore 21 di vie e piazze dove si creano assembramenti. Consentendo accesso solo per raggiungere le case o gli esercizi commerciali.

Tutte le attività di ristorazione (bar, ristoranti, pub, ecc) sono consentite dalle 5 del mattino a mezzanotte se il consumo avviene ai tavoli. La somministrazione non ai tavoli è permessa solo fino alle ore 18. Le consegne a domicilio sono consentite senza vincolo di orario, l’asporto invece fino a mezzanotte. 

Nei ristoranti potranno esserci tavoli al massimo da sei persone e tutti i ristoratori dovranno affiggere il numero massimo di persone ammesse nel locale in base ai protocolli di sicurezza.

Nessuna limitazione agli orari per la ristorazione negli ospedali, negli aeroporti e lungo le autostrade.

Nelle sale gioco e scommesse l’apertura sarà limitata fino alle 21.

Per quanto riguarda le scuole si prosegue in presenza. Tuttavia per le scuole superiori verranno favorite modalità flessibili dell’organizzazione dell’attività didattica. Ingresso degli alunni a partire dalle ore 9 e possibilmente anche turni pomeridiani. Le università che dovranno attuare piani didattici in funzione delle esigenze formative e dell’evoluzione del quadro pandemico territoriale. 

Rimane vietato lo sport da contatto a livello amatoriale. Stop alle gare dilettantistiche ma saranno consentite attività in forma individuale e l’attività sportiva professionistica. “Per le palestre daremo una settimana per dare nuovi protocolli e verificarne il rispetto. Se questo avverrà non ci sarà ragione di chiudere. Altrimenti la settimana prossima saremo costretti a sospendere l’attività nelle palestre e nelle piscine,” ha aggiunto Conte.

Vietate le sagre e le fiere locali, mentre restano consentite le manifestazioni fieristiche di carattere nazionale e internazionale. Sono sospese le attività congressuali.

Nelle pubbliche amministrazioni obbligo di riunioni a distanza salvo motivate ragioni. Saranno inoltre incrementate le modalità per far ricorso allo smart working.

“La strategia che stiamo adottando – ha commentato Conte – non è e non sarà la stessa che abbiamo adottato in primavera. All’inizio della pandemia ci siamo ritrovati impreparati, privi delle attrezzature sufficienti nelle terapie intensive, privi di mascherine, non eravamo in grado di fare test e controlli su larga scala. In questi mesi abbiamo lavorato intensamente aumentando il personale sanitario di 34mila unità. Abbiamo più che raddoppiato i posti in terapia intensiva e sub-intensiva. Adesso produciamo ogni giorno 20 milioni di mascherine chirurgiche. Distribuiamo gratuitamente una mascherina chirurgica per ogni studente in 17mila scuole oltre a 7 milioni di mascherine a ospedali, residenze per anziani e forze di polizia. Siamo arrivati a fare 160mila tamponi al giorno.”

“Abbiamo ancora diverse criticità ma non abbiamo mai abbassato la guardia,” ha aggiunto. “Dobbiamo adoperarci per mantenere la salute. Ma le misure più efficaci rimangono l’utilizzo della mascherina, il distanziamento e l’igiene delle mani. Facciamo attenzione a quelle situazioni in cui abbassiamo la guardia. Occorre massima precauzione. Dovremo attendere un po’ di giorni prima di vedere i risultati di queste misure, dobbiamo impegnarci e continuare a fare questi sacrifici fintanto che si completino le verifiche sia per le terapie e sia per i vaccini.”