Approvato dalla Giunta regionale il calendario scolastico 2020/2021. Gli studenti liguri torneranno in aula il 14 settembre 2020, e le lezioni termineranno mercoledì 9 giugno 2021 per un totale di 210 giorni di lezione (che si riducono a 209 in caso di festività patronale del singolo comune che cada in periodo scolastico). La scuola dell’infanzia, invece, si concluderà il 30 giugno 2021.
Le festività , oltre tutte le domeniche, sono fissate, sommando le festività nazionali a cui sono agganciate quelle regionali, per il 7 e 8 dicembre, dal 24 dicembre al 6 gennaio, dall’1 al 6 aprile (per le festività pasquali), il 1° maggio e il 2 giugno.
“Con la delibera di oggi formalizziamo quanto annunciato nelle scorse settimane, a seguito dell’accordo in conferenza unificata – commenta l’assessore all’Istruzione Ilaria Cavo – Il nuovo anno scolastico in Liguria ripartirĂ il 14 settembre, alla metĂ del mese, in linea con quanto avveniva gli scorsi anni. Per noi la scuola è da sempre una prioritĂ : siamo stati i primi in Italia a chiuderle quando è stato necessario farlo, all’inizio dell’emergenza Coronavirus. Ora utilizziamo la prima data utile, prevista nell’accordo con il ministero e in linea con la scelta delle altre regioni italiane, per farla ripartire. L’accordo prevede infatti la ripartenza dell’anno scolastico 2020/2021 “a partire dal 14 settembre”. Regione Liguria sceglie lunedì 14 settembre, come giorno di avvio, come segnale di normalitĂ , di ripartenza e di prioritĂ . Lo aspettano e lo meritano gli insegnanti, gli studenti e le loro famiglie; per il sistema scolastico e degli enti locali comporta uno sforzo importante ma indispensabile perchĂ© il diritto allo studio sia affermato in senso pieno”.
La delibera raccomanda, nel rispetto di ogni autonomia scolastica, l’utilizzo della didattica digitale a distanza per consentire le lezioni in caso di sospensione dell’attivitĂ per eccezionali eventi atmosferici. “Una precisazione che abbiamo voluto aggiungere – precisa Cavo – per non disperdere la positivitĂ dell’esperienza acquisita durante il lockdown, nella piena convinzione che la didattica a distanza sia una misura eccezionale, e che la scuola debba essere garantita in presenza. Un obiettivo a cui come Regione abbiamo lavorato negli emendamenti alle linee guida, e condizionando il parere favorevole alla garanzia di risorse per personale e risorse aggiuntive per la sicurezza”.
La delibera è stata approvata dalla giunta regionale dopo che il calendario scolastico è stato sottoposto al CRIF (comitato regionale per l’istruzione e la formazione) che ha dato parere favorevole.