
Nata a Nizza si Ăš trasferita da bambina a Bordighera da dove ha iniziato la sua scalata verso i piĂč alti palcoscenici del basket nazionale. Alessia Cabrini, guardia della Virtus Bologna in Serie A1, si racconta a Riviera Time dalla nascita della passione per la palla a spicchi ai successi ottenuti.
“La mia passione Ăš iniziata quando avevo 4 anni e mezzo semplicemente per la voglia di fare sport â spiega. Siamo una famiglia di sportivi, in realtĂ io volevo giocare a calcio. Amo gli sport di squadra e li ho sempre guardati in televisione, e amo correre tutti per un unico obiettivo”.
Sulla sua carriera dice: “Quando si Ăš bambini non c’Ăš da subito la mentalitĂ di dire âvoglio arrivare in Serie Aâ. Certo Ăš un sogno che chi inizia uno sport ha nella testa. Sfortunatamente in Italia, qui vicino in regione, non câerano squadre che mi dessero la possibilitĂ di coltivare il mio sogno quotidianamente. Quindi allâetĂ di 9-10 anni mi sono spostata in Francia nonostante vivessi e frequentassi la scuola in Italia.
Dopo Nizza sono stata selezionata al College di Parigi tra i dieci migliori prospetti di tutta la Francia, io sono fortunata perchĂ© ho la doppia nazionalitĂ . LĂŹ avevo 16 anni, staccare il cordone dalla famiglia Ăš stato molto difficile. Per conciliare studio e sport ci vuole tanta organizzazione”.
“Questâanno gioco alla Virtus Bologna, mi sono trasferita lĂ – prosegue. Pre covid facevo la vita della giocatrice professionista, anche se noi a livello femminile non siamo considerate tali. Questo Ăš un male e spero cambi perchĂ© facciamo gli stessi sforzi dei maschi”.
Tra i maggiori successi Alessia non ha dubbi: “Vestire la maglia della nazionale italiana Ăš sempre unâemozione immensa nonostante abbia perso due finali dei campionati europei. Con quella maglia viaggi sopra le nuvole”.
Conclusione dedicata al futuro: “Non si sa quali squadre rimarranno nella massima serie perchĂ© tanti sponsor sono un poâ incerti. Non so se rimarrĂČ a Bologna. Il mio sogno Ăš quello di riprendere la nostra quotidianitĂ e rifare quello che faccio da tutta la vita”.