
I segretari generali FP-Cgil Cisl-FP e Uil-FPL sollecitano Regione Liguria e Alisa per dare risposte agli operatori sanitari impegnati nel contrasto al Covid-19.
“Dal 23 febbraio, non appena il Governo ha emanato le prime norme emergenziali abbiamo ricordato a Presidente, Assessore alla SanitĂ e al Commissario di Alisa che la strutturale carenza di organico in sanitĂ (nonostante il finanziamento pro-capite tra i piĂč alti dâItalia) era incompatibile con la situazione di crisi che si stava avviando e che erano urgenti assunzioni massive di personale (medico, infermieristico e di supporto) per fronteggiarla.
Lâ11 marzo, quando lâemergenza aveva giĂ sconvolto il servizio sanitario regionale, abbiamo chiesto alla Regione un tavolo di confronto permanente ponendo al centro – oltre alle assunzioni – tutela e riconoscimento per gli operatori e informazioni corrette e costanti sul fenomeno, a cominciare dal livello di contagio tra gli operatori.
Di fronte a tali richieste Regione e Alisa continuano a essere inadempienti.
Per quanto riguarda la sicurezza degli operatori, nonostante annunci e promesse a mezzo stampa ancora non abbiamo un piano di congrua fornitura di DPI, né di screening/accertamento del contagio degli operatori sanitari.
Lâunica informazione ufficiale ricevuta riguarda le assunzioni straordinarie, che ad oggi hanno raggiunto le 500 unitĂ complessive. Si tratta certamente di uno sforzo notevole, ma assolutamente insufficiente a fronte della carenza giĂ precedentemente conclamata di oltre 1000 unitĂ ; inoltre, non avendo i dati delle assenze (contagio, malattia, ecc.) temiamo che, anzichĂ© un vero rinforzo del SSR tali assunzioni consentano a malapena la sostituzione degli assenti.
Ă invece assolutamente urgente intensificare le assunzioni, e garantire un flusso costante nel tempo in quanto il sistema, non ancora collassato, rischia fortemente di non reggere alla cosiddetta âfase 2â, di riapertura anche graduale di attivitĂ , con conseguente rischio di ripresa del contagio.
La garanzia di adeguati turni di riposo a coloro che hanno prestato finora ininterrottamente servizio in prima linea Ăš attualmente una vera emergenza alla quale Regione e aziende sanitarie devono rispondere immediatamente, a pena della mobilitazione del settore.
In generale si richiede a Regione che risponda a tutte le esigenze rappresentate da Cgil Cisl Uil, Fp-Cgil, Cisl-FP, Uil-FPL e Medici della categoria il 10 aprile, per costituire il Comitato regionale per la prevenzione e sicurezza giĂ attivato a livello governativo, tra cui: accertamenti sanitari ospiti e operatori di RSA, lavoratori in attivitĂ ; definizione strutture NO Covid in ogni provincia; attivazione della continuitĂ assistenziale sul territorio (Gsat e squadre tamponi).
Ultima, ma non minore, la questione del riconoscimento economico dellâimmane sforzo che stanno sostenendo gli operatori.
Esso deve essere perseguito, in primo luogo, attraverso lâestensione delle indennitĂ (malattie infettive ecc..) e dei compensi per lo straordinario a tutti gli operatori che ne hanno diritto, per i quali esiste giĂ uno stanziamento assegnato dal Governo alla Regione di cica 6,7 milioni, che abbiamo chiesto venga immediatamente messo a disposizione.
Dallâaltra parte, come molte altre Regioni hanno giĂ fatto, occorre individuare un riconoscimento straordinario e tangibile per tutti gli operatori del SSR, a vario titolo sollecitati dalla situazione emergenziale. A questo proposito chiediamo nuovamente a Regione di quantificare le risorse che intende mettere a disposizione per rispondere a tale esigenza”.







