sanremo al centro

I consiglieri comunali Adriano Battistotti, Federico Carion, Adriana CutellĂš, Giuseppe Faraldi, Franco Formaggini, Alessandro Il Grande, Alessandro Marenco, Giovanna Negro e Alessandro Sindoni, del gruppo consiliare Sanremo al Centro, nel richiedere dimissioni immediate al consigliere Olmo Romeo, intervengono per replicare alle sue parole pronunciate durante la conferenza stampa di ieri:

“Volendosi attenere ai fatti, emerge ancora piĂč evidente la fantasiosa ricostruzione del consigliere Romeo per giustificare il suo passaggio alla Lega e il suo ennesimo cambio di casacca. E’ imbarazzante vedere una persona beneficiare per quattro anni e dieci mesi degli incarichi conferitigli, godere appieno della visibilitĂ  che ne Ăš derivata, condividere e firmare tutti gli atti amministrativi, e a due mesi dal voto parlare di fallimento.

Sarebbe da chiuderla con una risata questa triste vicenda, di cui giĂ  si sono sprecate troppe parole, se non fosse che nella incoerente tesi elaborata per auto-assolversi, il consigliere Romeo si spinge a parlare di fratture interne alla nostra coalizione e di personalismi, cosa che ci obbliga ad un chiarimento.

Non comprendiamo la sua teoria bizzarra sulla poca unione e la collaborazione interna: i fatti e i piccoli e grandi obiettivi raggiunti in questi anni sono lĂŹ a dimostrare l’esatto contrario, poichĂ© sono stati il frutto di un grande e faticoso lavoro di squadra che Romeo conosce molto bene. Dallo sport alle scuole, dall’urbanistica al porto passando per la sicurezza, l’apporto e il coinvolgimento di tutti i consiglieri comunali alla causa sono stati fondamentali per il conseguimento dei tanti obiettivi raggiunti. Lo stesso Romeo dovrebbe rendersi conto dell’incoerenza delle sue tesi quando dapprima sostiene che non sia stata data a tutti la possibilitĂ  di esprimersi, e subito dopo smentisce se stesso affermando di aver portato avanti ottimi progetti all’interno dell’amministrazione in questi anni. E ancora, visto che Romeo sostiene che il nostro progetto sia fallito giĂ  tre anni fa, perchĂš non ha dato in allora le dimissioni? Non Ăš che invece sia il mancato conferimento di un assessorato due anni fa il motivo di tanto astio? Ecco, questo sĂŹ che sarebbe un comportamento individualista e personalista.

E’ altrettanto sbalorditivo sentir parlare Romeo di meritocrazia, il che per noi costituisce il vero apice del paradosso: come puĂČ parlare di meritocrazia chi solo venti giorni fa era dal Sindaco a chiedere la garanzia di una poltrona in cambio di un sostegno alle elezioni? Come puĂČ parlare di meritocrazia Romeo, che appena venti giorni fa chiedeva al Sindaco addirittura il posto di amministratore delegato della Casino spa, ben sapendo che il suo curriculum non era neanche minimamente adatto ad una tale incombenza? Dov’erano in quel momento gli alti valori di meritocrazia che adesso sembrano ispirare tutti i suoi discorsi? Se Romeo non ha il coraggio di ammettere pubblicamente queste cose, abbia almeno la decenza di non gettare fango su altre persone solo per lavarsi la coscienza e dare un senso a questa sua scelta, di cui peraltro la cittĂ  giĂ  ben conosce le dinamiche retrostanti.

Non ci sorprende nĂ© ci turba la giravolta di Romeo a due mesi dalle elezioni. L’unica cosa che spiace di questa vicenda Ăš vedere che per dare un senso all’operazione abbia usato parole denigratorie nei riguardi del nostro lavoro, del nostro gruppo, del nostro progetto e dei tanti sacrifici che abbiamo portato avanti in questi anni. CosĂŹ come troviamo profondamente sgradevoli alcune parole riservate al nostro Sindaco Alberto Biancheri, uomo di grande correttezza e nota pazienza, che in questi anni con Olmo Romeo Ăš stato piĂč che vicino – forse oltre il dovuto – permettendogli di crescere e maturare sotto il profilo della pubblica amministrazione. La riconoscenza di quest’ultimo Ăš purtroppo sotto gli occhi di tutti, ma siamo certi che i cittadini sapranno trarne le debite conclusioni.

Da parte nostra, auguriamo a Romeo una campagna elettorale piĂč serena e piĂč sincera, attendendo le sue immediate dimissioni, cosa che giĂ  sarebbe dovuto accadere”.