Lo scorso lunedĂŹ gli agenti del Commissariato di Sanremo hanno salvato una donna segregata in casa dal suo ex compagno.
Il sequestratore Ăš un cittadino tunisino di 33 anni, irregolare sul territorio. Lâuomo non accettava la fine della loro storia, interrottasi per volere della donna. In realtĂ non era lâamore che il tunisino anelava, ma un matrimonio che regolarizzasse la sua posizione sul territorio italiano. Rabbioso per i continui rifiuti da parte della sua ex compagna al loro ricongiungimento, decide di sequestrarla in casa, chiudendola a chiave.
La segnalazione alla sala operativa del Commissariato Ú stata fatta dalla cugina della donna, contattata tramite messaggi dalla vittima che appunto le chiedeva di chiamare la polizia affinché intervenisse nel suo appartamento, ove si trovava con il suo sequestratore.
Giunti sul posto i poliziotti hanno chiaramente avvertito la presenza dei due allâinterno dellâappartamento ma vani sono stati i loro ripetuti tentativi di farsi aprire la porta suonando al campanello, tanto da costringerli a richiedere lâintervento dei Vigili del Fuoco. Quando lâuomo ha realizzato che non câera piĂč scampo, si Ăš deciso ad aprire la porta.
Di fronte agli agenti, si Ăš presentata la ventottenne, visibilmente spaventata, che indicava agli operatori di polizia la camera da letto, ove effettivamente si trovava il suo aguzzino.
Interrogato sul perché non avesse aperto la porta, lo straniero si giustificava adducendo la mancanza del permesso di soggiorno. Quindi, intimorito delle conseguenze, aveva cercato di eludere il controllo di polizia.
Solo interloquendo con la donna i poliziotti hanno portato a galla la storia delle violenze subite giĂ da tempo dallâex compagno, motivate dal fatto che lo stesso non voleva interrompere la relazione perchĂ© sperava di regolarizzare la sua presenza sul territorio, contraendo matrimonio.
La testimonianza delle violenze subite deriva anche dai messaggi vocali che la ragazza ha messo a disposizione degli investigatori: una sequela di ingiurie e minacce, anche di morte.
La donna era intimorita che le minacce potessero davvero concretizzarsi, conscia del passato violento nonchĂ© dei precedenti penali del soggetto, pregiudicato per i reati di furto, ricettazione, detenzione di stupefacenti, porto dâarmi illegale, violenza sessuale.
Inutile ogni tentativo di fuga della donna. Pochi giorni prima del sequestro â ha raccontato la vittima – Â aveva cercato di porre fine alla storia andando via di casa, chiedendo ospitalitĂ alla cugina. Lâex compagno, dopo averla riportata a casa la sequestra e la costringe a trascorrere due notti in un casolare abbandonato. Qui sono proseguiti gli atti di violenza: percosse e minacce.
Questa mattina lâepilogo della triste vicenda con la liberazione della donna e lâarresto in flagranza dello straniero.