asl 1 imperiese

FP CGIL e UIL FPL denunciano che “pur in presenza di RSU regolarmente elette e di organizzazioni sindacali pienamente rappresentative, ASL1 imperiese ha scelto di fatto di appoggiarsi a un unico interlocutore, escludendo e silenziando gli altri rappresentanti dei lavoratori, per poter decidere in modo unilaterale a discapito del personale e dei servizi”, spiegano i sindacati. “Ai tavoli di informazione e confronto, la parola viene riservata quasi esclusivamente al presidente della RSU, mentre agli altri componenti – compresi quelli eletti nelle liste FP CGIL e UIL FPL – viene impedito di intervenire direttamente, svuotando il ruolo della RSU e cancellando il pluralismo voluto dalle lavoratrici e dai lavoratori con il voto. Addirittura, la RSU viene chiamata successivamente a firmare accordi già trattati da altri, forse proprio per questo scopo”.

“Le convocazioni arrivano spesso ‘oggi per domani’, rendendo impossibile organizzare i turni e preparare un confronto reale: il diritto di informazione e consultazione viene così svuotato nella pratica, trasformando la partecipazione sindacale in una mera formalità utile solo all’azienda e a qualche sigla che la supporta”, sottolineano FP CGIL e UIL FPL. “In queste condizioni, ASL1 sta chiudendo in tutta fretta accordi tenuti volutamente in sospeso per mesi, nonostante fossero già stati costruiti e condivisi da tutte le sigle al tavolo. Oggi, quegli stessi testi vengono portati a sottoscrizione solo con alcune organizzazioni, cancellando il lavoro unitario che ha impegnato tutte le segreterie e tradendo lo spirito di condivisione con cui erano stati definiti”.

“ASL1 utilizza inoltre il pretesto della mancata firma dell’ultimo CCNL Sanità pubblica da parte della UIL FPL e FP CGIL per negare un confronto formale su temi come organizzazione del lavoro, turni, buoni pasto, permessi, prestazioni aggiuntive e condizioni operative nei reparti. In questo modo, l’azienda costruisce un tavolo ‘a numero chiuso’, funzionale a limitare il ruolo di chi solleva criticità e chiede il rispetto dei diritti contrattuali e della dignità professionale”, proseguono.

UIL FPL e FP CGIL rivendicano con forza la scelta di non sottoscrivere un contratto che “non riconosce dignità” e “un giusto trattamento economico a tutte le lavoratrici e a tutti i lavoratori impegnati in prima linea per la tutela e la salvaguardia della salute dei cittadini, gli stessi che ieri venivano chiamati ‘eroi’ e che oggi vengono di fatto svenduti da quelle organizzazioni sindacali che hanno preferito firmare invece di lottare al loro fianco per un contratto adeguato alla loro professionalità”.

“Questa impostazione riduce la RSU a un organo svuotato, dove chi non è allineato viene di fatto messo a tacere, nonostante sia stato democraticamente eletto. Il messaggio ai lavoratori è chiaro e inaccettabile: chi difende diritti, sicurezza, turni sostenibili e qualità del servizio viene marginalizzato. Per contrastare questo modello di relazioni sindacali chiuso e sbilanciato, FP CGIL e UIL FPL hanno chiesto alla Prefettura di Imperia l’attivazione della procedura di raffreddamento e conciliazione sulle relazioni sindacali presso ASL1 Imperiese, con l’obiettivo di ripristinare un confronto aperto, trasparente e rispettoso di tutte le sigle rappresentative e garantire che ogni componente RSU possa parlare ed essere ascoltato”, concludono le sigle sindacali.

FP CGIL e UIL FPL non accetteranno che, nella sanità pubblica, la voce delle lavoratrici e dei lavoratori venga messa a tacere per “mera convenienza aziendale”.