Nel corso del consiglio comunale di ieri a Imperia è stata discussa, tra i punti all’ordine del giorno, la mozione presentata dal consigliere Andrea Landolfi (lista Avanti con Scajola Sindaco) per l’introduzione della figura dell’ispettore ambientale comunale, incaricato di vigilare sul corretto conferimento dei rifiuti e sulla tutela del territorio. Sul tema è intervenuta anche la consigliera Laura Amoretti del gruppo Società Aperta – Imperia di Tutti, che ha espresso le proprie considerazioni in merito.
“Ringrazio il consigliere Landolfi che ha riportato all’attenzione di questo consiglio comunale la necessitĂ di introdurre, per la nostra cittĂ , la figura dell’ispettore ambientale comunale per tutelare il territorio e l’ambiente.
Scelta approvata da questo stesso consiglio con la delibera n. 50 del 18 luglio 2023, diventata esecutiva il 7 agosto 2023, quando si approvò infatti l’istituzione proprio della figura dell’ispettore ambientale comunale. Ricordo bene che allora il mio voto fu favorevole.
Riprendendo il regolamento, riportato anche nella mozione del consigliere Landolfi, nell’articolo 4 dello stesso si specificano e si definiscono i ruoli. Cito: “L’ispettore ambientale comunale si identifica con il soggetto competente a svolgere attività di vigilanza, controllo e accertamento strettamente connesse al servizio RSU, nonché alla tutela dell’ambiente nel territorio comunale”.
L’ispettore ambientale comunale riveste la qualifica di pubblico ufficiale, con funzione di polizia amministrativa locale ai sensi della legge 689/81, come definito nella mozione dallo stesso collega Landolfi.
Inoltre, ad avvalorare questo ruolo, poco più avanti il regolamento riporta: “Ai fini della vigilanza e del controllo, in funzione del potere sanzionatorio spettante agli agenti di polizia locale, agli ispettori è consentito accertare l’identità degli autori delle violazioni, nonché redigere verbale sulle infrazioni rilevate”.
Si prosegue poi con l’articolo 6, che specifica i requisiti per la nomina ad ispettore ambientale comunale, nel quale – oltre ai consueti requisiti soggettivi richiesti per ogni bando pubblico – si precisa anche di non trovarsi in alcuna delle condizioni di incompatibilità per lo svolgimento dell’attività di ispettore ambientale.
Mi sembrava questa una premessa doverosa, perché il regolamento ora riportato all’attenzione di voi colleghi “stride” con la proposta oggetto della mozione presentata oggi dal collega Landolfi.
Voglio infatti ricordare che un consigliere comunale è una figura politica che partecipa all’indirizzo e al controllo dell’amministrazione comunale. Un ispettore ambientale, invece, ha un ruolo tecnico e operativo, dotato – come abbiamo appena visto – di poteri sanzionatori o comunque di vigilanza.
A questo proposito desidero richiamare il principio di imparzialità della pubblica amministrazione. L’articolo 97 della Costituzione italiana stabilisce infatti che i pubblici uffici devono essere organizzati secondo i criteri di imparzialità e buon andamento.
Un consigliere comunale-ispettore potrebbe non essere percepito come imparziale nel momento in cui esercita controlli o sanzioni, specie se ciò riguarda soggetti con cui ha relazioni politiche o personali.
Inoltre, l’articolo 13, comma 4, della già citata legge n. 689/81 prevede l’accertamento delle violazioni, ma consiglieri e assessori comunali non hanno competenza all’accertamento e alla contestazione di violazioni amministrative, come invece avviene per il sindaco.
Per questi motivi riterremmo opportuno il ritiro della pratica, poichĂ© espone i consiglieri e l’amministrazione a contenziosi dall’esito incerto”.








