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Nella mattinata del trascorso 17 settembre, nell’ambito dei servizi del controllo del territorio finalizzati al contrasto del fenomeno dei reati predatori e disposti dal Questore Andrea Lo Iacono nelle zone maggiormente sensibili del centro cittadino, personale della Sezione Antirapina della locale Squadra Mobile, nel quartiere delle Ferriere a Imperia, si accorgeva della presenza di tre giovani notati ad assumere atteggiamenti sospetti.

I poliziotti si rendevano conto dalle loro movenze che il trio faceva parte di una “batteria” di trasfertisti dedita ai furti e che in quella circostanza aveva appena preso di mira un’anziana donna che, da sola, si trovava in via Buonarroti.

Per questo motivo gli agenti osservavano in maniera discreta quelle concitate fasi, dove la donna del gruppo, dopo aver individuato la vittima, avvisava i sodali che la raggiungevano.

A quel punto uno dei due uomini scendeva dalla macchina, lasciando agli altri due l’osservazione dell’area circostante, si avvicinava all’anziana signora e di proposito le sporcava i vestiti, prodigandosi al contempo per aiutarla a ripulirsi, avendo un’immotivata e particolare cura per i capelli e per il collo della signora.

Dopo quelle anomale operazioni scattava il controllo di Polizia che permetteva di accertare che tutto era stato inscenato dal gruppo di professionisti che con una sorprendente coralità di azioni riusciva a sfilare la collana in oro della donna, ancora ignara dell’accaduto.

Il tempestivo e rapido intervento del personale della Polizia di Stato permetteva di recuperare il maltolto ed identificare il gruppo criminale composto da due uomini ed una donna provenienti dal capoluogo toscano.

A seguito della successiva perquisizione venivano ritrovate, abilmente occultate nell’abitacolo dell’autovettura, altre tre collane in oro di cui non ne veniva indicata la provenienza.

Per questi motivi i tre giovani venivano tratti in arresto e temporaneamente associati alle camere di sicurezza della Questura in attesa dell’udienza di convalida che si svolgeva nella mattinata del 18 settembre ed a seguito della quale la locale autorità giudiziaria, dopo aver convalidato l’arresto, disponeva che la donna ed uno degli uomini del gruppo fossero associati in regime di custodia cautelare presso le carceri di Imperia e Genova Pontedecimo.

Per il terzo soggetto veniva disposta la misura cautelare degli arresti domiciliari presso l’abitazione di dimora abituale, nel Comune di Firenze.