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In merito alla problematica relativa alla Strada Statale 28, oggetto dell’ordinanza n. 3/2025 del sindaco del Comune di Pornassio, il prefetto di Imperia, Valerio Massimo Romeo, ha tenuto nel pomeriggio del 24 giugno una riunione con il sindaco di Pornassio, Vittorio Adolfo, il dirigente della Sezione Polizia Stradale di Imperia, dott. Pino Fusco, e il dirigente dell’Area Gestione Rete Anas Liguria Salvatore Frasca.

Nel corso dell’incontro, svoltosi in un clima di proficua collaborazione istituzionale, sono state esaminate sia le esigenze di sicurezza connesse al transito dei mezzi pesanti nel Comune di Pornassio, sia la necessità di consentire, in un quadro di bilanciamento di interessi, il legittimo esercizio degli scambi commerciali tra le province di Imperia e Cuneo.

Dopo un attento esame dei singoli aspetti, e preso atto dell’apporto collaborativo fornito al prefetto dall’ing. Frasca, dirigente dell’Area Gestione Rete Anas Liguria, che ha assicurato una ulteriore implementazione della segnaletica, il sindaco di Pornassio in data odierna ha revocato l’ordinanza n. 3/2025 del 6 giugno 2025, con effetto immediato.

Pertanto, sulla SS28 è consentito il transito esclusivamente ai mezzi pesanti che esercitano trasporti commerciali (carico e scarico merci) con partenza e arrivo nelle province di Imperia e Cuneo, il cui carico sia destinato interamente alle due province.

Il prefetto Romeo, con apposita lettera inviata questa mattina, ha trasmesso ai presidenti delle province di Imperia e Cuneo, al prefetto della provincia di Cuneo, al capo compartimento Anas, ai presidenti delle Camere di commercio di Imperia e Cuneo, l’ordinanza di revoca del sindaco di Pornassio.

Lo stesso prefetto, nel darne comunicazione agli enti interessati, ha incaricato i vertici delle forze dell’ordine e il comandante della Polizia Stradale di disporre immediati controlli, al fine di consentire, per ragioni di sicurezza, il transito dei mezzi per il trasporto merci tra le due province.

Si informa che eventuali mezzi pesanti non rientranti nell’ambito dell’ordinanza sindacale saranno oggetto di sanzione.