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Ad Arzeno d’Oneglia, frazione di Cesio, l’Azienda Agricola Il Cascin segna un nuovo traguardo nella sua lunga storia di eccellenza: quest’anno è riuscita a produrre- dopo un’assenza di più di cinque anni- il rarissimo Biancardo, un olio extravergine unico, bianco e lattiginoso, frutto di una raccolta tardiva primaverile che affonda le sue radici nella tradizione contadina. Una vera e propria eccezione nell’eccellenza, che capita solo in annate straordinarie.

Ai nostri microfoni le parole di Gianni Massa, titolare dell’azienda.

Il Cascin- Una storia di famiglia, fatta di tradizione e passione

Il Cascin nasce nel cuore dell’alta Valle di Oneglia, tra i terrazzamenti antichi di Arzeno d’Oneglia, dove la coltivazione dell’olivo – e, in particolare, della pregiata monocultivar Taggiasca – è parte integrante della cultura e del paesaggio.

Nel rispetto delle antiche tecniche contadine, l’azienda coltiva anche la vite in stretti terrazzamenti sostenuti da muretti a secco, ad altitudini tra i 450 e i 600 metri. “Il Cascin fa parte della storia e della tradizione della mia famiglia. Tutto quello che produciamo – olio, vino, olive – arriva solo dai nostri ulivi e dalle nostre vigne. Piccole quantità, altissima qualità. Non inseguiamo i numeri: inseguiamo l’emozione. L’obiettivo della nostra azienda agricola è offrire prodotti di nicchia, incantare i nostri clienti con il gusto autentico delle olive cultivar Taggiasca dei nostri ulivi e delle uve dei nostri vigneti, far ripercorrere la storia attraverso la degustazione di olio, olive e vini prodotti con le tradizioni di una volta“, ha esordito ai nostri microfoni , titolare dell’azienda.

La storia del Biancardo- olio extravergine raccolta tardiva primaverile

“Anticamente- ha proseguito- la raccolta delle olive si protraeva per diversi mesi: iniziava ad ottobre nelle zone vicine al mare e si spingeva fino a marzo nelle aree collinari oltre i 400 metri di altitudine. Nelle annate eccezionali, si arrivava addirittura a raccogliere fino ai mesi di aprile e maggio“.

I tempi di raccolta erano molto più lunghi rispetto a oggi, a causa delle tecniche rudimentali dell’epoca. Si utilizzavano teli pesanti e poco maneggevoli, mentre la raccolta vera e propria (l’abbacchiatura) veniva fatta manualmente, con lunghe pertiche chiamate ‘trappelin’. Gli alberi, spesso molto alti, rendevano il lavoro ancora più impegnativo. Il trasporto delle olive era altrettanto faticoso: viste le difficili condizioni orografiche, avveniva solo a spalla o con l’aiuto dei muli. Le olive venivano caricate in sacchi di juta che contenevano in media 5 ‘quarte’ (un’antica unità di misura corrispondente a circa due decalitri). Già allora si tramandava la conoscenza di un olio molto particolare: l’olio primaverile, ottenuto con le olive raccolte nei mesi di aprile e maggio. Alla sua produzione, questo olio si presentava bianco e lattiginoso, a causa di una leggera emulsione naturale, tanto da meritarsi il nome ancora oggi usato: Biancardo.

“Il Biancardo: gusto delicato, non fruttato, ma dolce e leggero”

“Dopo poche ore, il Biancardo assumeva un colore giallo chiaro con riflessi dorati, diventando visivamente unico. Il gusto era (e resta) molto delicato: non più fruttato, ma dolce e leggero. È però un olio che va consumato entro pochi mesi, proprio per la sua natura così speciale”.

Come detto, si tratta di un prodotto raro, che si ottiene solo in annate eccezionali, poiché non è affatto facile mantenere le olive mature sugli alberi fino alla primavera. Oggi, con le moderne tecniche di raccolta e la necessità di ottimizzare costi e tempi, il Biancardo è quasi scomparso dalla produzione. Solo poche aziende, infatti, riescono a mantenere viva questa antica tradizione.

“La nostra azienda, in questa straordinaria annata 2024-2025, è riuscita nell’impresa di produrre nuovamente il Biancardo, che noi abbiamo chiamato l’oro bianco de Il Cascin. Non tanto per la complessità del gusto — che resta semplice e ‘spoglio’ — ma per il fascino unico del processo produttivo, che fa riaffiorare ricordi di tempi lontani. Il Biancardo esce dal frantoio ‘bianco latte‘, proprio come un tempo”, ha  concluso.

È possibile assistere alla molitura e assaggiare il Biancardo direttamente presso il frantoio aziendale, prendendo appuntamento al numero 335 8120288, negli orari 9:00 – 17:00, da concordare in base ai tempi di lavorazione.

Nel video-servizio a inizio articolo le parole di Gianni Massa e le immagini del Biancardo.