âRispondendo a una mia interrogazione in consiglio regionale lâassessore Benveduti, in assenza del presidente Toti, ha detto che accetteranno ciĂČ che il Ministero deciderĂ , non smentendo nulla in merito all’individuazione della piana di Albenga come luogo per il CPR. Un silenzio assenso che dimostra ancora una volta da che parte sta la Giunta Toti, sicuramente non quella dei cittadini liguri. Da ex sindaco di Ventimiglia conosco ahimĂš le dinamiche e i tempi di individuazione e scelta di luoghi da parte delle istituzioni: questo processo non durerĂ settimane o mesi, ma ore, perchĂ© i beni pubblici sono giĂ stati tutti censiti e studiati negli anni. Dunque, a distanza di tempo la Giunta regionale ci fa credere di non avere alcuna notizia, se non quella che il presidente Toti – cosĂŹ come ha giĂ fatto per il rigassificatore – ha dato piena disponibilitĂ per l’apertura e la scelta di un luogo in Liguria per collocare il CPR, che per spazio e strutture sembrerebbe ricadere sulla piana di Albengaâ, dichiara il consigliere regionale del Partito Democratico Enrico Ioculano commentando la risposta in aula alla sua interrogazione su dove sarĂ collocato il Cpr in Liguria.
âLa vicenda del CPR ad Albenga – aggiunge il consigliere regionale del Partito Democratico Roberto Arboscello – Ăš lâennesima presa in giro del presidente Toti. Si piega al governo, escludendo sindaci, amministratori e associazioni del territorio. Sembra l’ennesima storia di una decisione giĂ presa, facendo finta che nulla Ăš deciso, per poi calare improvvisamente la scelta dall’alto magari scaricando le responsabilitĂ sul governo. E a pagare potrebbe essere nuovamente il savonese. Le ex caserme ad Albenga non sono aree idonee per ospitare i migranti in attesa di rimpatrio. Questo sia chiaroâ.
âUn Cpr ad Albenga sarebbe unâulteriore vessazione per i cittadini: decisioni prese in barba al senso comune e per accordi politici personaliâ, concludono Ioculano e Arboscello.








