Neppure a Ferragosto câĂš stata una tregua nelle carceri liguri e ancora una volta il sangue e la violenza hanno contraddistinto una ordinaria giornata di follia nei penitenziari di Marassi e Sanremo.
La denuncia Ăš del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, per voce del Segretario nazionale ligure Michele Lorenzo: âA Marassi un detenuto tunisino, al rifiuto di cambiare cella, ha colpito lâagente di Polizia Penitenziaria di servizio al volto. Solamente lâintervento di altro personale ha evitato il peggio ed il detenuto Ăš stato posto in isolamento. Aggressione avvenuta a sole 24 ore dallâultimo episodioâ, segnala Lorenzo. âNel carcere di Valle Armea, a Sanremo, un detenuto italiano, contraddistinto come psichiatrico, anche qui per un banale rifiuto ad una sua richiesta, ha tentato di aggredire il personale di Polizia di servizio con un acuminato vetro prelevato dalla finestra. Si Ăš dovuto attendere il richiamo in servizio di altro personale per poter ricondurre la calma allâinterno dei reparti detentivi. Ă del tutto evidente che la situazione non Ăš piĂč tollerabile: mentre i vari dirigenti generali erano ad effettuare inutili visite ferragostane negli istituti penitenziari della Liguria, la Polizia Penitenziaria Ăš stata ancora una volta impegnata sul fronte delle criticitĂ prodotte dai detenuti, ormai convinti che per poter ottenere i benefici, come trasferimentiâ.
âFino a quando i vertici del Ministero della Giustizia e del Dipartimento dellâamministrazione penitenziaria pensano di continuare a restare a guardare questi gravi fatti con apatia ed indifferenza? Fino a quando assisteranno a questo sfascio dellâordine e della sicurezza interna provocato dal lassismo di decisione assurde e illogiche, come la vigilanza dinamica e soprattutto lâassenza di adeguati provvedimenti disciplinare e penali per chi aggredisce gli appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria?â, incalza il segretario generale del SAPPE, Donato Capece, che nellâesprimere vicinanza e solidarietĂ ai colleghi di Marassi e Sanremo ricorda che proprio qualche giorno fa il SAPPE aveva dato notizia che scenderĂ in piazza a Roma, a settembre, per sottolineare quanto e come sia importante e urgente prevedere un nuovo modello custodiale. âLe donne e gli uomini del Corpo di Polizia Penitenziaria non possono continuare ad essere aggrediti senza che il Ministero della Giustizia ed il DAP adottino provvedimenti urgenti. Siamo al collasso! Serve una stretta normativa che argini la violenza dei pochi, anche a tutela degli altri detenuti. Il personale di Polizia Penitenziaria Ăš stremato dai logoranti ritmi di lavoro a causa delle violente e continue aggressioni. Se il Capo del Dipartimento dellâAmministrazione Penitenziaria Carlo Renoldi non Ăš in grado di trovare soluzioni alla gravissima situazione delle carceri italiane ed alla tutela degli appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria deve avere la dignitĂ di dimettersi! Basta!â