Riceviamo e pubblichiamo di seguito il comunicato stampa di Filcitem Cgil, Femca-Cisl e Uiltec-Uil relativo al passaggio dei dipendenti ex Amaie SpA in Rivieracqua.
“Ancora una volta, nonostante le rassicurazioni ricevute in passato sul tenere delle corrette relazioni sindacali volte a informare e coinvolgere le OO.SS. sulle decisioni riguardanti il personale, prendiamo atto che lâaccordo sottoscritto presso la sede di Amaie SpA il 28.12.2020 tra le OO.SS. e lâAmaie stessa, che sanciva il passaggio dei dipendenti ex Amaie solo dopo lâomologa del concordato preventivo, Ăš stato prontamente disatteso senza tenere in minima considerazione le proposte avanzate dalle OO.SS.
Occorre ricordare che il concordato preventivo concesso a Rivieracqua da parte del Tribunale ha subito la revoca da parte dello stesso in data 14.09.21, ma le OO.SS., nei giorni precedenti questo accadimento, visti gli articoli di stampa che anticipavano tale presunta decisione del Tribunale, giĂ il 10.09.21 chiesero un incontro al CdA di Rivieracqua da tenersi successivamente alla data delle sentenza di revoca emessa dal Tribunale, per adeguare quanto contenuto nellâaccordo del 28.12.2020 (passaggio del personale ex Amaie successivo allâomologa del concordato preventivo), con lâeventuale strumento alternativo previsto dalla legge (trattativa diretta con il creditore), concesso a Rivieracqua da Tribunale in virtĂč della revoca del concordato attuata.
Non avendo ottenuto nessuna risposta, e alla luce delle determinazioni emesse dal Tribunale che hanno revocato il concordato preventivo aprendo gli spazi alla cosiddetta âtrattativa direttaâ, le OO.SS. hanno sollecitato lâincontro per la ridefinizione dellâaccordo sopra riportato in data 18.02.22. Anche in questo caso, non Ăš arrivata nessuna risposta o convocazione.
Quello che avremmo voluto modificare e sottoscrivere, in linea con i principi e lo spirito dellâaccordo del 28.12.2020, era la frase in cui si dice: âil conferimento del personale ex Amaie sarebbe avvenuto a seguito dellâapprovazione del concordato preventivoâ con âanaloga procedura o trattativa diretta approvata e omologata dal Tribunaleâ.
Abbiamo trattato ed infine raggiunto lâaccordo di armonizzazione sui trattamenti contrattuali delle diverse societĂ confluite in Rivieracqua a partire da giugno 2021, senza che tale questione fosse stata minimamente posta sul tavolo della trattativa, dandoci lâillusione che non fosse prioritario, da parte aziendale, modificare lâaccordo a suo tempo sottoscritto assieme alle OO.SS. Evidentemente, sbagliando, abbiamo pensato che fosse palese anche per loro modificare âconcordato preventivoâ con âanaloga procedura autorizzata dal Tribunaleâ per mantenere le tutele per i dipendenti ex Amaie previste nellâaccordo del 28.12.2020.
Solo venerdi 25.03.22 ci viene chiesto dal Responsabile delle Risorse Umane di Rivieracqua di inserire un âaddendumâ nellâaccordo di armonizzazione che conseguentemente avrebbe portato al decadimento del verbale siglato il 28.12.2020, nella parte in cui il personale ex Amaie, anzichĂ© essere trasferito dopo lâomologa del Tribunale, sarebbe passato allâatto della firma del verbale di consegna degli impianti da parte di Amaie SpA.
In quellâoccasione, dopo aver rifiutato tale irricevibile proposta, peraltro formulata in maniera scorretta passando la modifica come semplice âtecnicismoâ, ma nella realtĂ celando ben altro, le OO.SS. chiedono di incontrare (finalmente!) il CdA di Rivieracqua.
Lâincontro Ăš avvenuto martedi 29.03.22., in quellâoccasione abbiamo preso atto che, sebbene il 14.04.22 (solo due settimane dopo!) si sarebbe tenuta la riunione dei creditori presso il Tribunale e da lĂŹ a poco ci sarebbe stata o meno lâapprovazione/omologa, la nostra richiesta di vincolare il passaggio dei dipendenti ex Amaie a tale decisione (coerente con lâaccordo del 28.12.2020), ha ricevuto una risposta dai vertici aziendali arrogante e di chiusura totale.
Riteniamo quanto successo, e nelle modalitĂ in cui Ăš avvenuto, un grave atto di rottura delle corrette relazioni sindacali che abbiamo sempre auspicato e perseguito. Eludere un accordo sindacale mettendoci davanti al fatto compiuto, senza averci dato la possibilitĂ di svolgere il nostro ruolo, ci preoccupa non poco vista la trattativa in corso per la sottoscrizione del contratto integrativo aziendale con Rivieracqua, ma soprattutto per lâaffidabilitĂ nel mantenere fede a quanto pattuito al tavolo delle trattative”.








