Sono finalmente in grado di non nuocere le due donne di origine romena (44 e 21 anni, madre e figlia), residenti a Sanremo, arrestate dai Carabinieri della Compagnia matuziana nel pomeriggio di ieri in esecuzione di un provvedimento cautelare emesso dal GIP del Tribunale di Imperia su richiesta della Procura della Repubblica.
Gravi gli eventi contestati: la sottrazione del portafogli ad unâanziana (87 anni) non vedente, approfittando del fatto che fosse caduta autonomamente a terra, quindi sorreggendola ma prelevando contemporaneamente il borsellino e una busta contenente altri contanti (fatto accaduto lâ11 febbraio 2021); ancora, tra il 26 e il 28 maggio scorsi, quando si sono fatte invitare da unâaltra anziana (85 anni) presso lâabitazione col pretesto di donarle un cane e, sorseggiando un caffĂš, lo avrebbero alterato con un sonnifero che ha causato giramento di testa e torpore alla malcapitata, alla quale hanno sottratto le chiavi della cantina; in una seconda occasione, invitando stavolta la stessa vittima a casa, le hanno ancora somministrato benzodiazepine e, riscontrato lo stordimento, lâhanno accompagnata a casa per metterla a soqquadro e rubare una busta con contanti per svariate centinaia di euro. A corollario, le due arrestate sono ritenute anche responsabili di lesioni, avendo causato alla povera donna unâintossicazione da benzodiazepina, con le somministrazioni succedutesi nel breve intervallo temporale descritto.
Le indagini sono state avviate immediatamente dalla Sezione Operativa della Compagnia di Sanremo: nellâarco di pochissimo tempo sono stati acquisiti i filmati della videosorveglianza cittadina ed Ăš iniziata la selezione delle immagini per ricostruire il percorso dellâottantasettenne. Da queste sono stati estratti i frame dâinteresse e, individuati le porzioni di video rilevanti, i militari della Compagnia matuziana sono giunti ad identificare le autrici del reato.
Il secondo episodio sottolinea lâincredibile scaltrezza delle medesime indagate le quali non hanno esitato a somministrare benzodiazepine a una donna ottantacinquenne, con conseguenze solo fortunatamente non irreparabili. LâattivitĂ investigativa ha avuto inizio quando i militari hanno ricevuto la denuncia di furto, presentata dopo la lunga convalescenza della donna a seguito delle dimissioni dallâospedale. I sintomi riferiti, tuttavia, hanno insospettito i Carabinieri, posto che il furto era avvenuto immediatamente dopo il ricovero. Lâassociazione alle autrici del primo evento Ăš stata immediata e, ovviamente, corroborata da altri elementi.
Gli esiti di ogni singolo passo nellâindagine, sia stato esso dâiniziativa o svolto su indicazione dallâAutoritĂ giudiziaria, sempre sensibile a questa tipologia di reati commessi nei confronti di persone inermi, hanno consentito di raccogliere elementi precisi, concordanti e univoci per attribuire la responsabilitĂ dei fatti esaminati alle odierne arrestate.
LâArma dei Carabinieri in provincia, se sarĂ consentito dalle norme, riprenderĂ gli incontri con le persone anziane affinchĂ© siano piĂč sensibili a fenomeni come quelli appena descritti.
Commenta la Compagnia matuziana: “In precedenti occasioni, suggerimmo ânon fidatevi degli sconosciutiâ, sulla base dellâesperienza maturata con questâattivitĂ dâindagine, Ăš forse il caso di proporre di ânon accettare caffĂšâ dagli sconosciuti, cosĂŹ come non farsi accompagnare a casa o non accettare inviti da persone che avete appena incontrato. Nel caso, vi invitiamo a chiamare il 112 o la Stazione Carabinieri sul numero urbano, o attirare lâattenzione di un equipaggio in transito. Le persone che cercano di derubarvi, truffarvi o rapinarvi non sempre ricalcano lâimmaginario collettivo che vede il criminale con fattezze rudi, mal vestito e dai modi bruschi. In casi come questo, specie nel primo approccio, chi commette il reato Ăš gentile, ben vestito, dai modi cortesi, suadente: proprio la persona che una persona anziana, magari sola, non vede lâora di incontrare. Se avrete o avete avuto incontri di questo genere, parlatene con gli amici, con i parenti, chiamate il 112NUE. PerchĂ© #possiamoaiutarvi”.








