“Continuano i riflettori di Bruxelles sui cibi ultra-processati e sul cosiddetto latte vegetale, piĂč propriamente ascrivibile tra le bevande. Se Ăš vero, ad esempio, che quelle di soia o di mandorle sono sdoganate da tempo, oggi il consumatore puĂČ scegliere tra tantissime possibilitĂ , ma lâattuale âbattageâ in chiave salutistica appare quantomeno fuorviante, se non dannosa. Lâesecutivo europeo sembra premiare eccessivamente, dalle proposte al Nutriscore ( il piano etichettature di semplificazione dei valori nutrizionali), tutti quei prodotti che si basano su materie prime a basso costo rispetto alle nostre eccellenze, come quelle lattiero-casearie che connotano lâItalia. Ă il caso del cosiddetto latte sintetico che continua a tenere banco, ma ultimamente anche del vino annacquato, sebbene mi venga in mente solo una persona in grado di trasformare lâacqua in vino, che non Ăš il caso di scomodareâ.
Lo dice in una nota il vice presidente e assessore regionale allâAgricoltura Alessandro Piana sulle polemiche legate alle etichettature e sui cibi che hanno catalizzato lâattenzione negli ultimi giorni tra larve commestibili, vino annacquato e finto latte.