âCredo che ci siano tutte le condizioni per iniziare a ragionare di riaperture dal 20 aprile, câĂš bisogno di dare una prospettiva alle categorie. Penso che tanto in Liguria quanto nel resto del Paese gli albergatori debbano sapere quando riaprirĂ la mobilitĂ per poter riaprire le loro strutture e assumere il personale e lo stesso vale per gli stabilimenti balneari che devono sapere quando aprire la stagione, per i ristoranti o per le palestre e gli impianti sportivi. Bisogna ragionare sulla ripartenza delle fiere e dei grandi eventi, come il Salone Nautico a cui noi stiamo giĂ lavorando per la prossima edizione. Bisogna, insomma, programmare il futuroâ. CosĂŹ il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti ha fatto il punto questa sera sullâemergenza Covid in Liguria.
âDa lunedĂŹ â prosegue Toti â tornerĂ alla vita normale un pezzo importante della nostra popolazione, ovvero gli studenti delle scuole secondarie superiori, in presenza al 50%. Nel savonese e nellâimperiese, che escono dalla zona rossa, torneranno in classe anche tutti i ragazzi delle seconde e terze medie. Ă un piccolo passo verso la normalitĂ e vogliamo andare avanti su questa stradaâ.
Lâassessore alla SanitĂ ha affermato che âconfermano in tutte le province unâincidenza settimanale del Covid al di sotto dei 250 casi ogni 100mila abitanti, ovvero il numero superato il quale il governo ha previsto provvedimenti ulteriormente restrittivi. In Liguria lâincidenza Ăš di 170 casi ogni 100mila abitanti e, in particolare, la provincia di Savona ha unâincidenza di 241 casi ogni 100mila abitanti, lâimperiese di 240 ogni 100mila abitanti, lo spezzino di 111 casi ogni 100mila abitanti e la cittĂ metropolitana di Genova di 138 casi ogni 100mila abitanti. Da lunedĂŹ quindi anche le province di Imperia e Savona usciranno dalla zona ârossaâ e torneranno in fascia âarancioneâ. I dati ci confortano di aver fatto le scelte giuste, con appropriatezza e tempestivitĂ , chiudendo quando era necessario e riaprendo appena possibile. La serietĂ si misura anche dalla capacitĂ di prendere decisioni difficili ma che poi ci consentono di riportare territori sulla strada giustaâ.
Per quanto riguarda i dati, Toti ha sottolineato che âanche oggi sono stati effettuati tantissimi tamponi. Per quanto riguarda la pressione ospedaliera, abbiamo 12 ricoveri in piĂč ma riteniamo si tratti di unâoscillazione fisiologica anche considerando che le dimissioni sono un po’ rallentate nei fine settimana. Sono stabili le terapie intensive. Dunque la situazione Ăš immutata rispetto alla scorsa settimana: se come dicono gli esperti siamo arrivati al platĂČ della terza ondata in Liguria, direi che lâabbiamo passata molto meglio del resto dâItalia, anche grazie allâattenzione con cui abbiamo aperto o chiuso anche piccoli territori, come Ventimiglia e Sanremo, con misure restrittive per cui mi scuso con gli abitanti e i sindaci ma evidentemente agire con tempestivitĂ e attenzione funziona. Lo chiediamo sempre al governo, anche per quanto riguarda i dati regionali visto che spesso a Roma si ragiona con dati vecchi di alcune settimaneâ.
Il presidente ha poi osservato lâalto numero di decessi, 21, registrati oggi: âIn realtĂ â spiega Toti â le persone scomparse per Covid sono 5 negli ultimi 2 giorni. Le altre, che purtroppo non ce lâhanno fatta, risalgono ai giorni passati, dal 27 marzo ad oggi quindi alle ultime due settimane. Questo Ăš dovuto ad un ritardo delle nostre Asl nel comunicare il dato: per questo ho chiesto ai direttori generali grande precisione e solerzia nel comunicare i dati perchĂ©, se Ăš assolutamente vero che il grande dolore per la scomparsa di un proprio congiunto non cambia, credo che lâaccuratezza dei dati sia importante per sconfiggere il virus e questi dati sono importanti per calcolare, ad esempio, il tasso di mortalitĂ â.
Sui vaccini âabbiamo raggiunto lâ80% dei vaccini somministrati su quelli consegnatiâ, ha spiegato Toti, che ha illustrato anche la circolare in cui il Commissario Figliuolo individua il target di vaccinazioni giornaliere per la Liguria: âNelle prossime due settimane, in teoria, la Liguria non potrebbe andare oltre i 7.815 vaccini al giorno garantiti dalla struttura commissariale, se non diminuendo le scorte, cosa che ho giĂ dato ordine di fare. Anche oggi ne abbiamo fatti di piĂč e andremo avanti cosĂŹ, perchĂ© vogliamo esaurire quel pacchettino di scorte che prudentemente ci siamo tenuti. Fatto questo, ci auguriamo che la struttura commissariale ci dia piĂč vaccini, fino ad arrivare in Liguria alle 13mila somministrazioni giornaliere, ovvero la quota ligure dei poco piĂč di 500mila vaccini giornalieri a regime a livello nazionale. Oltre i 13mila vaccini somministrati al giorno Liguria non potrĂ andare perchĂ© non avrĂ vaccini a sufficienza. Da lunedĂŹ proseguiremo con la nostra programmazione di 12-13mila vaccini al giorno, per due settimane, poi speriamo che dallâultima settimana di aprile le dosi comincino ad arrivare piĂč copiose. Dalla prossima settimana arriveranno anche le prime 18mila dosi di vaccini Johnson che useremo immediatamenteâ.
In merito, poi, allâordinanza del Commissario Figliuolo sulle prioritĂ della campagna vaccinale, Toti ha precisato: âLe prioritĂ assolute del Paese sono lâetĂ e la ultravulnerabilitĂ dei cittadini, a scendere per etĂ : sono grato al Presidente Draghi e al Commissario Figliuolo per averlo messo nero su bianco. Anche i sindaci che pensano alla vaccinazione del loro intero paese, come il sindaco di Monterosso con cui mi sono scambiato alcuni messaggi e che suggeriva di vaccinare tutto il paese in quanto di piccole dimensioni e con pochi residenti, devono sapere che non si puĂČ fare: un cittadino di Monterosso di 70 anni verrĂ vaccinato quando saranno vaccinati i suoi coetanei su tutto il territorio, quando ci saranno i 69enni verranno vaccinati a Monterosso e nel resto della Liguria e via via proseguiremo cosĂŹ seguendo le fasce di etĂ . Non vaccineremo sul territorio ma attraverso i grandi hub che ci consentiranno di fare decine di migliaia di vaccini al giorno, solo sulla base della categoria di rischio dei cittadini che Ăš determinata dallâetĂ e dalle eventuali patologie, non certo al territorio in cui vive. Seguiremo esattamente, come abbiamo sempre fatto – ha concluso – le indicazioni del governoâ.







