coronavirus covid-19
Credit: Francisco Àvia_Hospital Clínic - CC BY-ND 2.0


Secondo il recente rapporto INAIL appena presentato, i contagi da coronavirus sul luogo di lavoro a livello nazionale hanno ormai superato la soglia dei 131.000 casi.
In questo scenario la Liguria con 5.436 casi rappresenta il 4,1% degli infortuni sul totale nazionale, di questi 3.731 sono donne (68,6%), mentre 1.705 (31,4%) sono uomini.

Nella provincia di Imperia si registrano 701 casi, di cui 471 donne (67%) e 230 uomini (33%), con un’incidenza del 12,9% sul dato della Regione.

Una lettura del report, e del suo trend crescente, la forniscono gli esperti legali che osservano come nel rapporto azienda e lavoratore in materia di Covid vi sia un aspetto di criticitĂ  nel rapporto con le autoritĂ  sanitarie locali: “L’impasse – spiega l’avv. Irene Pudda di Rödl & Partner, esperta in privacy & labour compliance – Ăš dovuta al fatto che il datore di lavoro non Ăš autorizzato a comunicare ai colleghi il nominativo di un dipendente risultato positivo. L’azienda Ăš tenuta a fornire all’autortiĂ  sanitaria locale le informazioni necessarie perchĂ© quest’ultima possa assolvere ai compiti previsti dalla normativa emergenziale e, contemporaneamente, ha facoltĂ  di domandare ai possibili contatti stretti di lasciare cautelativamente i locali aziendali, ma Ăš l’autoritĂ  sanitaria locale che ha la potestĂ  di contattare i lavoratori per poi applicare le opportune misure di quarantena.”

Il rischio, cosĂŹ facendo, Ăš che le aziende lascino operativi interi reparti o uffici con il pericolo di diffusione del virus, non solo tra i dipendenti che sono stati a contatto diretto con il soggetto contagiato, ma anche tra i loro famigliari e i conoscenti.

“Tuttavia non si puĂČ fare diversamente – chiarisce l’avv. Pudda di Rödl & Partner – La procedura Ăš volta a tutelare la privacy del lavoratore risultato positivo al coronavirus. Certo, come Ăš facile immaginare, procedere alla disinfezione della postazione di lavoro, delle attrezzature utilizzate e degli spazi comuni frequentati dal dipendente, domandare ai possibili contatti stretti di lasciare cautelativamente i locali aziendali, nonchĂ© isolare o chiudere gli uffici in cui il dipendente ha lavorato garantendone allo stesso tempo la totale riservatezza Ăš di difficile applicazione.”

Nel dettaglio della rilevazione dell’INAIL in Liguria le denunce di infortunio causa Covid-19 sono per il 63,6% dei casi localizzate nella provincia di Genova con 3.455 infortuni, seguita da quella di Savona con 838 casi (15,4%), Imperia con 701 (12,9%) e infine la Spezia con 442 casi (8,1%).