Sono ben 35 le associazioni del territorio, i comitati e i portatori di interesse che, su iniziativa di FIAB (Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta), hanno scritto una lettera al sindaco di Ventimiglia, Flavio Di Muro, per chiedere un ripensamento sulla decisione di ricostruire la passerella Squarciafichi sul fiume Roja “escludendo la possibilità di transito alle biciclette, in difformità a quanto invece programmato da tempo”.
FIAB è il Centro nazionale di coordinamento per lo sviluppo della rete ciclabile europea EuroVelo in Italia e ideatrice della rete ciclabile nazionale Bicitalia, inserita nel Piano Generale della Mobilità Sostenibile dal Ministero. Tra i suoi soci ci sono vari tecnici specializzati sul tema della mobilità ciclabile e sostenibile.
Secondo i firmatari “la passerella è il naturale proseguimento della pista ciclabile sul lungomare verso il nuovo porto, nonché collegamento con il centro storico e con la Francia, per proseguire poi su Eurovelo 8, itinerario europeo già ben segnalato al di là del confine. In un’ottica di turismo sostenibile, il passaggio sulla passerella rientrerebbe certamente tra le destinazioni più ricercate per la sua indubbia qualità paesaggistica”.
FIAB ricorda che proprio il cicloturismo vale, in Europa, oltre 55 miliardi di euro, superando il settore crocieristico, ed è in continua crescita.
“Nella vicina ciclopista della Riviera dei Fiori si registrano circa 1,3 milioni di presenze ogni anno, con un indotto che non ha bisogno di numeri. Se il territorio intemelio sconta un’orografia che non permette una facile continuità ciclabile verso Sanremo e verso Mentone, questo tuttavia dovrebbe essere uno stimolo per non buttare via buone occasioni come, appunto, la ricostruzione della passerella dopo i danni subiti con l’alluvione del 2020”, proseguono le associazioni.
“Dopo la presentazione del nuovo progetto nella recente conferenza stampa, FIAB è stata contattata da molte persone perplesse e amareggiate per il prospettato divieto di transito alle biciclette; molti ventimigliesi, ma anche cittadini dei comuni limitrofi e di altre regioni che in zona hanno una seconda casa o sono soliti trascorrere le vacanze”, spiegano. “Anche dalla vicina Francia sono tante le persone e le associazioni, forti di centinaia di iscritti, che hanno chiesto di far sentire una voce di protesta, tenendo anche conto degli obiettivi del progetto transfrontaliero INTERREG Edumob – Educazione alla Mobilità – e dell’impegno profuso in questi ultimi anni dai Comuni italiani e francesi della zona di confine”.
Varie sono le perplessità sollevate da FIAB e dagli aderenti alla lettera al sindaco, tra cui:
- le previsioni dei piani urbanistici del Comune e della Regione che individuano la passerella come itinerario ciclabile;
- la mancanza di un altro percorso sicuro per le bici: l’unico altro collegamento viario di attraversamento del Roja è infatti il sistema dei ponti Doria e Cassini, che non prevede nessun percorso dedicato alle biciclette ed è, soprattutto, gravato da un traffico motorizzato sempre eccessivo, con una rotatoria e degli svincoli molto pericolosi;
- il fatto che le persone in bicicletta, tra cui bambini e anziani, non necessariamente sportivi abituati a circolare in mezzo al traffico automobilistico, fruirebbero comunque della passerella, provocando i soliti conflitti tra utenti fragili che si contendono i pochi spazi non destinati alle auto, con ripercussioni negative sugli sforzi che tutto il territorio transfrontaliero sta compiendo per sensibilizzare e promuovere la mobilità sostenibile;
- l’inesistenza di ostacoli normativi o di sicurezza che impediscano la realizzazione perlomeno di un percorso promiscuo pedonale e ciclabile, anche se non di una vera pista ciclabile in sede propria, data la larghezza prevista in progetto di 270 cm.
Con la lettera inviata al sindaco, in un’ottica di massima collaborazione, FIAB e le altre associazioni che hanno aderito ribadiscono la necessità che sulla nuova passerella sia autorizzato il transito delle bici e invitano l’amministrazione ad accogliere il suggerimento dei loro concittadini.