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“Si sente di dire che quella alle porte sarà l’ultima estate con il rischio di crisi idrica per la provincia di Imperia?”. “Sì, mi sentirei di dirlo”.

A porre la domanda chi scrive questo articolo, a rispondere il commissario idrico ad acta della provincia di Imperia Gaia Checcucci al termine dell’odierna riunione per definire il masterplan Roja, ovvero il progetto di raddoppio e la sostituzione della rete idrica di acqua potabile del Roja, con l’allacciamento contestuale dell’agglomerato di Andora al depuratore di Imperia per complessivi 29,5 milioni di euro, suddivisi in tre lotti funzionali che corrispondono ai tre principali tronchi dell’acquedotto.

Questo pomeriggio la presentazione dell’opera con il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti, che ha stimato le tempistiche di realizzazione complessiva in due o tre anni, il vicepresidente Alessandro Piana, l’assessore regionale alle Infrastrutture Giacomo Giampedrone, l’assessore regionale Marco Scajola, il presidente della Provincia di Imperia Domenico Abbo, il suddetto commissario Checcucci e i sindaci dei comuni coinvolti.

Il masterplan presentato cosiddetto “Sistema Roja” è stato validato dall’Autorità di Distretto dell’Appennino Settentrionale che, non solo lo ha riconosciuto coerente rispetto alle finalità richieste, lo ha collocato al primo posto tra i 47 progetti esaminati provenienti da Liguria e da Toscana.

Verrà finanziato, con ogni probabilità, attraverso il recovery fund, anche se oggi i sindaci hanno chiesto un anticipo a Regione come spiegato dall’assessore competente Giampedrone:”La richiesta dei sindaci chiede di anticipare dei liquidi per risorse fresche e fare quello che è più urgente dei 29,5 milioni che abbiamo ben lavorato per inserire nel filone del recovery. Questo ci permetterebbe di anticipare alcuni interventi prima del recovery. Spero di poter dare delle risposte positive”.

Questo nel dettaglio quanto prevede il progetto:

Il masterplan consiste di tre tronchi a loro volta suddivisi e realizzabili in lotti aventi di per sé la propria autonoma efficacia. L’obiettivo è quello prima di tutto di ottimizzare l’attuale sistema di approvvigionamento che corre da Ventimiglia ad Andora, intervenendo sul potenziamento del Roja e risolvere in via definitiva la procedura di infrazione che grava su Andora prevedendo la posa del collettore fognario nello stesso scavo e collegandolo al depuratore di Imperia, intercettando anche i reflui provenienti dai comuni di Cervo, Villa Faraldi e San Bartolomeo.

L’intervento prevede opere di manutenzione straordinaria da intendersi come potenziamento o nuova tubazione a seconda dei tratti interessati sulla linea del Roja 1 che corre a terra fino alla località di capo Verde di Sanremo prosegue lungo la linea di costa, dapprima parallelamente alla stessa sul fondale marino fino a borgo Prino nel comune di Imperia per poi proseguire ancora a terra rifornendo i comuni di Imperia, Diano Arentino, Diano Castello, Diano Marina, Diano San Pietro, San Bartolomeo al Mare, San Lorenzo al Mare, Villa Faraldi, Cervo, Andora. Il tratto che attraversa i comuni di Sanremo, Imperia, Diano Marina, San Bartolomeo al Mare, Cervo e Andora che corre in direzione da ponente a levante, presenta condizioni di obsolescenza tali da essere spesso interessato da rotture che sono causa di reiterate interruzioni dell’erogazione dell’acqua potabile, con gravi problematiche connesse con l’interruzione del pubblico servizio di acquedotto.

Contestualmente sono stati sviluppati anche i progetti degli altri lotti che presentano analoghe criticità e che necessitano di un intervento altrettanto urgente: da borgo Prino a lungomare Vespucci nel comune di Imperia e dalle gallerie di Capo Berta a via Villebone nel comune di Diano Marina. Il progetto punta a risolvere essenzialmente due criticità: la prima riguarda il collettamento dei reflui del dianese al depuratore di Imperia e la seconda le problematiche dell’acquedotto Roja. Il progetto è suddiviso in due lotti funzionali: il primo lotto, quello compreso tra Diano Marina e Cervo, ha la finalità di creare il raddoppio dell’acquedotto del Roja e contestualmente di collettare i reflui del comprensorio al depuratore di Imperia e quindi, consentire di dismettere il depuratore di San Bartolomeo al Mare che presenta croniche criticità; il secondo lotto, nella tratta compresa tra Cervo e Andora, permette di completare il raddoppio dell’acquedotto del Roja e risolvere, mediante collettamento dei reflui al depuratore di Imperia, la procedura di infrazione europea a cui è assoggettato il comune di Andora.

Ne videoservizio di Riviera Time le interviste a Gaia Checcucci, Giovanni Toti e Giacomo Giampedrone.