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L’attesa per la data del 26 aprile con le speranze di avvio di un’indispensabile, prudente e graduale ripartenza riguarda anche le diverse associazioni di categoria.

“Abbiamo accolto anche con un certo stupore, positivo, l’annuncio del Governo per una ripresa progressiva di diverse attività commerciali, nelle zone che riusciranno ad ottenere una colorazione gialla” dice Barbara Biale direttrice della Confartigianato provinciale imperiese.

“Parlo di un certo stupore perché da mesi siamo abituati a sentire notizie allarmanti sulla pandemia – dice – e ci auguriamo che il rischio sia stato davvero calcolato. Dopo mesi e mesi di fermo prolungato, con tanti cittadini stremati dal punto di vista sia economico causa inadeguatezza dei ristori elargiti, che da quello psicologico, è importantissimo che non ci si debba trovare di nuovo di fronte ad uno ‘stop&go’ come accaduto troppo spesso con il solo effetto di generare sfiducia, insicurezza e frustrazione”.

“Ovviamente tutto dipende dai comportamenti di tutti noi, che la campagna di vaccinazione prosegua velocemente e che si capisca che non si tratta di una scelta personale ma collettiva, con una presa di coscienza finalmente da parte di tutti, anche quelli più superficiali o meno attenti”.

“Servono controlli adeguati – dice la Direttrice – per educare a comportamenti che siano in linea con le direttive. Abbiamo dimostrato in questi ultimi mesi che tutti quei settori e attività che hanno seguito le linee guida del Governo non hanno fatto registrare contagi o situazioni gravi”.

“Perdite importanti o chiusure di attività tra i nostri associati? Diciamo che siamo al limite e che queste tristi situazioni si prospettano se dovesse proseguire il periodo di aperture e chiusure mentre avendo delle certezze si riesce in qualche modo a gestire la crisi. Certo è che ci sono settori che stanno arrivando alla fine delle loro possibilità, penso allo spettacolo e alla ristorazione, che necessitano di interventi rapidi e adeguati come tutto ciò che ruota intorno al mondo del turismo”.

“Quindi – termina Barbara Biale – ben vengano queste graduali ripartenze ma che il rischio sia calcolato a fondo, e che le regole vengano fatte rispettare. Questo è il punto”.