Dietro questo neologismo câĂš un mondo, ovvero un festival arrivato alla sua XXVI edizione, sempre in grado di trovare nuove proposte restando fedele a se stesso.
Al centro un genere particolarissimo, la canzone âjazzataâ, che fonde insieme la forma âcanzoneâ e lo swing, rendendo il festival un unicum in Italia. La canzone jazzata parla di storie, di gangsters, di donne bellissime, di personaggi assurdi, ma quel che conta Ăš che le tinte siano sempre accesissime: non sono ammesse sfumature pastello, Ăš la grinta dello swing a farla da padrone e non ce nâĂš per nessuno.
Si tratta di un genere che vede la luce negli anni Trenta ma che Ăš in grado di restare al passo con i tempi che cambiano, e questo festival sta a dimostrarlo fin dal 1997: dunque non solo revival, ma molto spazio ad artisti contemporanei, portatori di proposte originali e innovative. E quindi via, lasciamoci trasportare nellâimmenso mare della musica: da grandi nomi come Fred Buscaglione, Natalino Otto, Alberto Rabagliati, Gorni Kramer, Bruno Martino, Renato Rascel o i maestri Pippo Barzizza, Gianni Ferrio e Bruno Canfora, ai quali negli anni Zazzarazzaz ha dedicato alcune delle sue edizioni, ma anche da grandi esecutori del presente, i piĂč vicini al genere, quali Sergio Caputo o Stefano Bollani, Nicola Arigliano o Giorgio Conte, e ancora artisti del calibro di Vinicio Capossela, Franco Cerri, Nada, Rossana Casale, Neffa, Romano Mussolini, Paolo Belli, Memo Remigi, Gino Latilla, Joe Sentieri, Tony DallaraâŠ
A riempire le strade di Sanremo â negli anni Villa Ormond, piazza San Siro, piazza Borea dâOlmo o Pian di Nave, queste le location del festival â con il suono elegante del pianoforte o con il rombo delle orchestre swing e la voce dei tanti cantanti che ne hanno calcato il palcoscenico, torna Zazzarazzaz, il festival della canzone jazzata che questâanno, per iniziativa dellâideatore e direttore artistico Freddy Colt, viene dedicato al ricordo del maestro Marino Marini, autore, polistrumentista e cantante molto popolare a cavallo tra gli anni Cinquanta e Sessanta.
Il tema di questâanno richiama lâambiente dei dancing e dei night, toccando la rievocazione di personaggi come Marino Marini, ma anche Peppino di Capri e Bruno Martino, con canzoni dellâestate e ritmi da ârotonda sul mareâ⊠che ben si addicono alla location prescelta.
Lâedizione 2025 si terrĂ sul palco comunale allestito al Porto Vecchio, nella zona di Pian di Nave. Si articola in tre serate-concerto con tre orchestre e sei cantanti, come sempre selezionati a livello nazionale, piĂč due âcaffĂš letterariâ nella Pigna.
Si comincia domenica 24 agosto con la partecipazione di Francesco Del Gaudio, il giovane attore-cantante-trombettista jazz che ha impersonato Peppino di Capri nel recente film-tv della Rai. LunedĂŹ 25, serata dedicata alla produzione dâautore, si alterneranno due formazioni liguri: i TiroatrĂš del cantautore genovese Franco Boggero e gli ZingarĂČ dellâimperiese Mario Cau. MartedĂŹ 26, serata allâinsegna del âRievocandoâ, sarĂ dedicata ai grandi successi di Franco Fasano â canzoni lanciate da Mina, Fausto Leali e Drupi â interpretate dallâautore stesso con il suo quintetto in versione jazz.
Tutti gli artisti omaggeranno Marino Marini con lâinterpretazione di alcuni suoi brani. Le serate saranno presentate da Beatrice Zuin e Freddy Colt con interventi di Roby Berlini.
Gli artisti
Francesco Del Gaudio + Zeno De Marco Trio
Nato a Pompei il 24 aprile 1999, Francesco Del Gaudio Ăš uno dei giovani volti piĂč promettenti della scena artistica italiana. Dopo il debutto nel 2018, non si Ăš piĂč fermato: tra cinema, teatro, televisione e musica, ha saputo imporsi per versatilitĂ e talento.
Diventa noto grazie al film Benvenuti in casa Esposito e si conferma con la miniserie La sposa e la produzione Netflix Inganno, accanto a Monica Guerritore. Voce intensa, ha lavorato anche come doppiatore per Ă stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino.
Ma Francesco non Ăš solo un attore: Ăš anche un musicista completo. Ha studiato tromba jazz al Conservatorio e suona strumenti come la tammorra, il cajĂłn e il djembe. Nella fiction Rai Champagne, in onda su Rai 1 dal 18 febbraio 2025 e diretta da Cinzia TH Torrini, Ăš protagonista interpretando Peppino di Capri, rivelando il suo talento come cantante e pianista.
Il 12 febbraio 2025 Ăš tra gli ospiti della seconda serata del Festival di Sanremo, salendo sul palco dellâAriston insieme al giovane collega Alessandro Gervasi.
Francesco Del Gaudio sarĂ accompagnato dallo Zeno De Marco Trio, formato da tre giovani talentuosi jazzisti genovesi: Zeno De Marco al piano, Paolo Priolo al contrabbasso e Gigi Marras alla batteria.
Franco Fasano
Nato ad Albenga nel 1961, Franco Fasano – allâanagrafe Gianfranco Fasano – Ăš uno dei cantautori e compositori piĂč versatili del panorama italiano. Conosciuto al grande pubblico per le sue partecipazioni al Festival di Sanremo come interprete e autore, ha firmato successi come Ti lascerĂČ (vincitore nel 1989 con Leali e Oxa), Mi manchi, E mo e mo e molti altri.
Ha inciso diversi album da solista, collaborato con artisti come Mina, Fiordaliso, Drupi e Peppino di Capri ed Ăš stato direttore artistico del Premio Mia Martini.
Accanto alla musica pop, Fasano ha avuto un ruolo fondamentale nella musica per lâinfanzia: Ăš uno degli autori piĂč amati dello Zecchino dâOro, per cui ha scritto canzoni diventate veri classici, come Goccia dopo goccia (adottata dallâUNICEF) e Il singhiozzo. Ha anche collaborato a lungo con Cristina DâAvena, componendo sigle iconiche di cartoni animati per Mediaset, tra cui Rossana, Piccoli problemi di cuore e Pesca la tua carta Sakura.
Sempre attivo e creativo, ha diretto Radio Baby, partecipato a Ti lascio una canzone e composto per il Junior Eurovision nel 2018 e 2019. La sua autobiografia, Io amo, Ăš uscita nel 2021.
Franco Fasano continua a essere un punto di riferimento nella musica italiana, capace di coniugare poesia, melodia e unâautentica passione per il pubblico di tutte le etĂ .
A Zazzarazzaz 2025 presenta il suo spettacolo collegato al nuovo CD Mi va di cantarle cosĂŹ, in cui rivisita i suoi successi in chiave jazz, affiancato da quattro valenti musicisti dâarea bolognese: Max Tagliata al pianoforte e fisarmonica, Sandro Comini al trombone, Enrico Lazzarini al contrabbasso, Claudio Bonora alla batteria, con lâamichevole partecipazione del ligure Mauro Vero alla chitarra.
I TiroatrĂš
Sono Franco Boggero (voce), Michele Cogorno (chitarra), Franco Piccolo (fisarmonica). Il trio TiroatrĂš nasce dallâincontro tra tre musicisti dalle esperienze ricche e differenti.
Franco Boggero, cantautore attivo dal 1997, Ăš stato finalista al Premio Tenco con il suo album dâesordio Lo so che non câentra niente (2009). Fa parte del Sultanato dello Swing con il rango di âGiannizzeroâ e ha partecipato a tre precedenti edizioni di Zazzarazzaz (2010, 2014, 2017).
Accanto a lui, Michele Cogorno, chitarrista eclettico e raffinato, giĂ allievo di Beppe Gambetta, Ăš noto per la sua padronanza del fingerpicking e per un linguaggio musicale che mescola tradizione e sperimentazione.
Completa il trio Franco Piccolo, fisarmonicista di lunghissimo corso, con una carriera che spazia dalla musica da camera al teatro, dove ha collaborato con maestri della scena italiana come Franco Enriquez, Luigi Squarzina e Tonino Conte.
I TiroatrĂš propongono un repertorio originale e coinvolgente, in cui la canzone dâautore incontra sonoritĂ acustiche, suggestioni teatrali e atmosfere mediterranee.
ZingarĂČ
Gli ZingarĂČ sono un trio musicale nato nel 2009 da unâidea del chitarrista e cantante Mario Cau, che ha saputo unire passione, virtuosismo e contaminazione stilistica. Nel tempo il gruppo ha cambiato formazione, ma ha sempre mantenuto unâidentitĂ musicale forte, originale e riconoscibile, radicata nel sound del gipsy swing e aperta a influenze jazz, manouche e canzone dâautore.
Lâattuale formazione vede Mario Cau alla chitarra e alla voce, affiancato da Marco Rovida al contrabbasso â musicista dal tocco raffinato e solido groove â e Luca Cravero alla batteria, capace di alternare ritmi leggeri a sfumature piĂč energiche, con una sensibilitĂ jazzistica che arricchisce ogni performance.
Il repertorio degli ZingarĂČ si compone di brani originali firmati da Cau, caratterizzati da testi poetici e ironici e da melodie coinvolgenti, ma anche da rivisitazioni di classici della musica italiana anni â70 e â80, eseguite con arrangiamenti freschi e inaspettati che mettono in luce lâabilitĂ interpretativa del trio.
Apprezzati per lâintesa musicale, la cura negli arrangiamenti e lâenergia dal vivo, gli ZingarĂČ portano sul palco uno spettacolo vivace, elegante e comunicativo, capace di parlare sia al cuore che al piede del pubblico.
Il dedicatario della XXVI edizione – Marino Marini (1924-1997)
Nato nel 1924 a Seggiano, in Toscana, Marino Marini cresce a Bologna in una famiglia di musicisti. Studia violino e composizione al Conservatorio di Napoli, senza trascurare una formazione tecnica da elettrotecnico. Dopo la guerra, inizia la carriera artistica tra Napoli e gli Stati Uniti: Ăš proprio a New York, nel Greenwich Village, che entra in contatto con il jazz e il be-bop, influenze fondamentali per il suo stile.
Tornato in Italia, forma un quartetto e si afferma come musicista e intrattenitore nei night club di Napoli, reinterpretando in chiave moderna brani napoletani e successi internazionali. Il suo talento esplode nel 1958, con un trionfale debutto allâOlympia di Parigi e il successo planetario di Bambino, versione francese del suo brano Guaglione, portato al successo anche da Dalida.
Negli anni Sessanta conquista il pubblico di tutta Europa, dal Regno Unito â dove persino il padre di Paul McCartney era un suo fan â fino allâUnione Sovietica, raro traguardo per un artista occidentale. I suoi arrangiamenti di brani come Marina, Lazzarella e Piove dimostrano la sua abilitĂ nel fondere tradizione e modernitĂ .
Autore del celebre brano La piĂč bella del mondo e di Mi va di cantare, portata al Festival di Sanremo del 1968 da Louis Armstrong, Marini si afferma anche come direttore dâorchestra, produttore discografico e scopritore di talenti. Negli anni Settanta si ritira dalle scene ma continua a lavorare dietro le quinte, fondando con la moglie Anna Scocca lâetichetta Tiffany, prima di diventare dirigente alla Fonit Cetra.
Muore a Milano nel 1997, lasciando unâereditĂ musicale fatta di ritmo, innovazione e passione.
Gli eventi collaterali
Come sempre, Zazzarazzaz completa la sua natura di evento culturale proponendo anche incontri collaterali. Questâanno si tratta di due âcaffĂš letterariâ ambientati nella Pigna e dedicati al tema della musica e dei musicisti da night.
In orario aperitivo, dalle 11, in piazza Capitolo si potrĂ assistere a due interessanti presentazioni:
- LunedĂŹ 25 un omaggio al maestro Bruno Martino nel centenario della nascita con la presentazione del libro Unâestate standard e lâincontro con lâautore Alessandro Bellati e il fotografo Lello Carriere.
- MartedĂŹ 26 una conferenza multimediale del direttore artistico Freddy Colt dedicata allâoriginale ed inedito argomento dei titoli nobiliari sfoggiati dai jazzisti in America e in Italia: dal âre dello swingâ (Benny Goodman) ai tre âre del nightâ: Marino Marini, Bruno Martino, Fred Bongusto. Ascolti da vinile e proiezioni di immagini nella sala della Mediateca della Pigna âValerio Venturiâ, in piazza Capitolo.
Gli incontri sono introdotti dalla dottoressa Paola Silvano, vicepresidente del Centro Stan Kenton.
In allegato il programma dei concerti e il novero cronologico delle precedenti edizioni.
Nel video servizio a inizio articolo le interviste all’assessore al Turismo Alessandro Sindoni e al direttore artistico Freddy Colt.







