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A due anni dell’elezione di Flavio Di Muro a Sindaco di Ventimiglia le novità in città sono esigue, è questo il pensiero del consigliere comunale di opposizione Gabriele Sismondini.

“Avrei avuto piacere di dire delle parole positive su questa amministrazione a distanza di due anni, invece purtroppo quello che è sotto gli occhi di tutti è il nulla di fatto perché non vedo una progettazione, non vedo delle idee nuove, non vedo qualcosa di bello per la città”, ha esordito ai nostri microfoni in sede di intervista. “Ormai i cittadini sono abituati al degrado: la cosa peggiore, penso, che si possa captare in questo periodo è che i cittadini si sono abituati alle strade sporche, all’asfalto non fatto, a nessun tipo di angolo che possa essere appetibile anche dal punto di vista turistico, quando invece noi abbiamo un miliardo di potenzialità“.

Da ultimo il posteggio nell’ex palestra Gil, il cui progetto di riqualificazione è stato annunciato recentemente. Il consigliere non nasconde di reputare buono il progetto, nonostante mantenga delle riserve sui suoi tempi di realizzazione.

“Io vedo soltanto dei grandi slogan che non servono a nessuno, vedo questi post del Sindaco dove è arrabbiato. Il cambiamento la gente lo deve vedere quando esce di casa, non deve vedere i social o i video in cui vengono fatti i raid”, prosegue. “Vediamo queste puntate nelle frazioni dove si pulisce, dove la gente ancora ringrazia. Ormai siamo all’assurdo: la normale amministrazione, quando viene fatta, diventa una cosa eccezionale. Ecco, questo è sbagliato perché è normale amministrazione avere una città pulita”.

Immobilismo“: questa la parola con cui Gabriele Sismondini definisce l’attuale condizione della giunta Di Muro.

“Io sarò il primo quando uscirò di casa e vedrò veramente un cambiamento a fare i complimenti all’amministrazione, ma oggi io purtroppo non lo posso fare”.

Sotto la lente del consigliere le condizioni di scuole e palestre, i parcheggi, la pulizia, la litigiosità interna della maggioranza, l’autovelox sito tra Trucco e Porra, il commercio, ma anche il futuro degli oneri di urbanizzazione che il Comune otterrà dalle opere private e su cui al momento non si hanno indicazioni.

“Mi auguro veramente che l’amministrazione si svegli. Io avevo un programma ben preciso, che non parlava di favole o della luna, se hanno bisogno di una mano non hanno che di chiedere. Noi siamo qua”, conclude.

L’intervista completa a Gabriele Sismondini nel video-servizio a inizio articolo.