Si è svolto questo pomeriggio presso la Biblioteca Civica Aprosiana l’incontro dal titolo “Servizi sociali alla persona: la prevenzione viene a casa tua”, organizzato dall’amministrazione comunale di Ventimiglia in collaborazione con l’Asl 1 imperiese. L’evento ha riunito istituzioni ed esperti della sanità per discutere di prevenzione sanitaria e servizi sociali territoriali.
Il sindaco Flavio Di Muro ha definito l’iniziativa un passo concreto per migliorare l’assistenza: “Questo evento è un modo per dire che bisogna fare di più e fare meglio. Stiamo costruendo una casa della salute. Ventimiglia viene chiamata la fascia debole, ma in verità si sta creando una rete in un territorio fragile, con persone fragili, ma grazie a voi siamo sicuri di ottenere risultati importanti. L’integrazione si fa collaborando”.
L’assessore ai servizi sociali Milena Raco ha sottolineato l’importanza della cooperazione: “Bisogna unire forze ed energie per creare una rete, partendo dagli screening e portarli da un punto all’altro, dando il trasporto a chi non ha le possibilità. Mettiamo a disposizione i nostri spazi per un consultorio giovanile”.
Presente al tavolo dei relatori anche il direttore socio sanitario dell’Asl 1, Fabrizio Polverini: “È importante dare le risorse giuste al territorio dove vive il cittadino. La Liguria è un sorriso al contrario e non è facile accedervi in maniera semplice. I fondi sono 136 milioni di euro, suddivisi: 51% territorio, 43% ospedaliera e prevenzione 5%”.
Il dottor Francesco Sferrazzo, direttore Gestione promozione salute e sicurezza, ha posto l’attenzione sul ruolo della prevenzione fin dall’età scolastica e nel mondo del lavoro: “Il concetto di salute sta cambiando negli anni della nostra vita. Dobbiamo partire dalle scuole. Il mondo del lavoro è un modo per avere condizioni migliori per avere salute. Io sono un medico di prevenzione e abbiamo lo screening oncologico, per la prevenzione del colon retto, tumore al seno e all’utero. È possibile attivare anche lo screening per l’epatite C e ritardare la manifestazione della malattia. Ogni azienda pubblica e privata può aderire gratuitamente. Per prevenire la malattia bisogna promuovere la salute”.
Valentina Pizzo, responsabile dello Screening Oncologico, ha illustrato le modalità e l’importanza degli screening: “Per la fascia di età 50-74 anni, lo screening per il colon retto va effettuato ogni due anni. È un modo per evitare le liste d’attesa e rendere i programmi più efficaci. Dopo i 74 anni, invece, è consigliato rivolgersi al proprio medico curante. Per la mammografia, le immagini devono essere valutate da due radiologi senologi; se i pareri non coincidono, la donna viene richiamata per ulteriori accertamenti. Mammografia e pap test vengono effettuati in una sala dedicata. Nonostante ciò, resta diffusa la paura dell’esito tra le donne”.
Il dottor Roberto Ravera, direttore della Struttura Complessa di Psicologia, ha evidenziato le sfide legate ai giovani. “Partendo dal fumo, abbiamo ancora problemi nel ridurre il numero di giovani fumatori abituali, un tema molto importante. Viviamo in una provincia con il più basso tasso demografico, perché molti ragazzi cercano un futuro migliore altrove. Questo territorio paga un prezzo alto sullo sviluppo demografico”, ha spiegato Ravera.
“Da diversi anni portiamo avanti un progetto di peer educator: un ragazzo, istruito dai nostri esperti, promuove nelle scuole la giusta prevenzione in modo corretto. I dati mostrano che per la prima volta nella nostra provincia vengono fatti screening sui giovani”, ha dichiarato. “Analizziamo anche i movimenti culturali e sociali dei ragazzi, che diventano molto profondi e riflessivi, ad esempio sul cambio di sesso. Spesso però questi ragazzi non hanno un sistema di controllo familiare; per l’educazione sessuale si affidano solo in parte a contenuti su YouTube e per la maggior parte a siti pornografici”.
“Un altro tema importante è lo sport competitivo precoce, che richiede prestazioni spesso oltre i limiti personali, sostenute da un coaching focalizzato sulla competizione. La salute mentale che seguiamo è complessa: dopo la prima ondata di eroina e la seconda delle droghe sintetiche, oggi osserviamo un ritiro sociale con abuso di sostanze allucinogene. Inoltre, il gioco d’azzardo online ha creato un lento processo di distacco dalla scuola e dall’università. Non è possibile fare veri e propri screening in psicologia, perché spesso non esistono patologie conclamate come la schizofrenia. Spesso il territorio paga il prezzo della carenza di personale sparso e dei pochi progetti terapeutici mirati, con troppa presa in carico ma poca efficacia. Proprio per questo abbiamo avviato il progetto MeLab, il centro di consapevolezza digitale di Taggia, dove offriamo psicologia digitale, utilizzando la realtà virtuale e la videogame therapy, con operatori a fianco dei ragazzi durante le sessioni”, ha illustrato Ravera.
Il dottor Giovanni Cenderello, direttore Sc Malattie Infettive, ha aggiunto: “Da sempre mi occupo di prevenzione sulle malattie infettive. La cura dell’epatite C richiede 8 settimane con una terapia con pastiglie, con un tasso di risposta del 98%. Con una goccia di sangue si può prevenire molto. In territorio possiamo fare screening per Epatite B e HIV, dai 46-47 anni in su il rischio aumenta. Dal 2020 al 2023 si è registrata una crescita costante dei casi”.
Infine, la coordinatrice dietista, dott.ssa Silvia Bongiovanni, ha ricordato l’impegno nella prevenzione alimentare: “Nelle scuole inviamo dietiste per un progetto nazionale di educazione alimentare”.
L’assessore Raco ha concluso: “Questa è una presentazione di ciò che possiamo realizzare e sviluppare ulteriormente. Da domani potremo avviare progetti con scuole e famiglie, ma per farlo ho bisogno del supporto dell’amministrazione, oltre che degli enti coinvolti”.
L’incontro ha rappresentato un’importante occasione di confronto tra istituzioni e professionisti, con l’obiettivo di rafforzare la rete di prevenzione sanitaria e servizi sociali sul territorio di Ventimiglia.
Nel video servizio a inizio articolo l’intervista completa all’assessore Milena Raco.