La canzone dialettale d’autore, a Ventimiglia negli anni ’30-’40, ha avuto un grande successo grazie al maestro Anacleto Hughes, un ufficiale dell’esercito che coltivava la duplice passione per la musica e per il dialetto, eseguendo un ricercato repertorio locale di canzoni d’autore.
Nel 1946, con l’aiuto di sua moglie, decise di mettere su una corale di “garcunete” con il costume “ventemigliusu”, partecipando ai festival folcloristici con una fortunatissima serie di tournée in Italia e all’estero, portando il “ventemigliusu” a livelli di prestigio nazionali ed europei.
Le canterine, nel loro sgargiante costume “ventemigliusu”, si esibirono in sedi prestigiose quali il Parco Tivoli di Copenaghen e sulla Leonardo da Vinci, nave ammiraglia della flotta italiana.
Negli anni ’80, Luigino Maccario, cultore della storia locale, riprese la promozione del patrimonio musicale dialettale intemelio e creò la “Cumpagnia Cantante”, un gruppo corale femminile in costume tipico.
Oggi Confesercenti, settore turismo, con la Cumpagnia d’i Ventemigliusi – associazione per la salvaguardia del dialetto e delle tradizioni della cultura locale, fondata nel 1927 – con la stretta collaborazione, il sostegno e il patrocinio del Comune di Ventimiglia, assessorato alle manifestazioni e turismo, ha riscoperto la vecchia tradizione del “custume ventemigliusu”, riportando all’attualità l’abito tipico e la sua “capelìna”.
Unendo il fascino delle tradizioni locali con la promozione turistica della città, è stato creato “Dina la Ventemigliusa”, un nuovo personaggio con un nome scelto in omaggio al patrono San Secondo, disegnato da una grafica professionista, che fornirà ai turisti e ai visitatori un nuovo servizio di guida digitale, con l’utilizzo, per la prima volta, della realtà aumentata e dell’intelligenza artificiale.
Per presentare meglio il progetto, spiegandone i dettagli e raccontando nuovi aneddoti di storia locale, è stato fissato un pubblico incontro per questo pomeriggio alle ore 16.00 presso lo spazio “Luigino Maccario” al Forte dell’Annunziata di Ventimiglia.
Con questa iniziativa si è voluto valorizzare tutto questo in modo nuovo e coinvolgente, unendo il fascino del passato alla potenza delle tecnologie digitali.
Grazie all’utilizzo di un semplice QR code, “Dina la Ventemigliusa” potrà andare in giro per il mondo, nelle vie e nelle piazze delle città, negli aeroporti, nelle stazioni, negli stadi, ma anche negli hotel e nei ristoranti, attraverso l’uso dello smartphone.
“Si annunciano anche azioni di marketing non convenzionali, capaci di incuriosire le persone tanto da inquadrarlo e far apparire, per magia, la nostra Dina, che racconterà nella loro lingua nazionale la nostra Ventimiglia, invitandoli a venirci a trovare”, commenta Confesercenti.