“Il Comitato per la salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale, nel 2018, ha iscritto Lâ”Arte dei muretti a secco” nella lista del Patrimonio Culturale Immateriale dellâUNESCO. Lâiscrizione Ăš comune a otto paesi europei: Cipro, Croazia, Francia, Grecia, Italia, Slovenia, Spagna e Svizzera.
LâUNESCO evidenzia che “lâarte dei muretti a secco” consiste nel costruire sistemando le pietre una sopra lâaltra, senza usare altri materiali se non, in alcuni casi, la terra asciutta. Queste conoscenze pratiche vengono conservate e tramandate nelle comunitĂ rurali, in cui hanno radici profonde, e tra i professionisti del settore edile. Le strutture con muri a secco vengono usate come rifugi, per lâagricoltura o lâallevamento di bestiame, e testimoniano i metodi usati, dalla preistoria ai nostri giorni, per organizzare la vita e gli spazi lavorativi ottimizzando le risorse locali umane e naturali. Queste costruzioni dimostrano lâarmoniosa relazione tra gli uomini e la natura e allo stesso tempo rivestono un ruolo vitale per prevenire le frane, le inondazioni e le valanghe, ma anche per combattere lâerosione del suolo e la desertificazione.
I muri a secco da secoli rappresentano una delle caratteristiche peculiari del paesaggio ligure, ma sono ampiamente diffusi in tutte le zone collinari e montuose della penisola, dal Trentino alla Calabria. Si potrebbe dire che il muro a secco sia la âchiave di voltaâ dellâagricoltura ligure: senza i muri a secco la stragrande maggioranza dei terreni attualmente produttivi sarebbe incolta, ma soprattutto la presenza di questi preziosi manufatti, troppo spesso sottovalutati, permette di difendere il territorio dal dissesto idrogeologico, garantendo al tempo stesso la difesa della biodiversitĂ nel suolo ed ha un ruolo fondamentale nella regimazione delle acque piovane, funzionando da âbriglia idraulicaâ e garantendo un deflusso graduale e regolare.
Ă importante che questo sapere venga tramandato a nuove generazioni di persone sensibili e vogliose di vivere in armonia con la natura. Per questo lâassociazione “Terre di Grimaldi“, con i patrocinio del Comune di Ventimiglia, organizza un corso per la costruzione e il ripristino dei muri a secco.
“Dopo il successo della scorsa edizione, che ha permesso di formare 5 persone, ripetiamo la formula in un formato piĂč accessibile, per incoraggiare un maggior numero di appassionati”, commenta l’associazione. “Il corso avrĂ la durata complessiva di 36 ore (12 lezioni da 3 ore lâuna, 2 lezioni al giorno per 6 giorni) e si svolgerĂ a Grimaldi a partire da sabato 24 settembre. Dal momento che le lezioni saranno quasi esclusivamente pratiche, eccetto alcune introduzioni teoriche, il calendario potrĂ subire variazioni in base alle condizioni meteo: capirete che Ăš un poâ difficile lavorare pietre sotto la pioggia”.
“Prevediamo di effettuare le lezioni durante i fine settimana per agevolare la partecipazione anche di chi lavora”, continua. “Il programma Ăš molto completo e prevede, fra le altre cose, lâanalisi dei motivi per cui crollano i muri (ad esempio assenza di manutenzione, errori di realizzazione, cambiamento delle condizioni di carico, impermeabilizzazione del suolo soprastante, ecc..); la realizzazione di un tratto di muro ex novo e anche il ripristino di porzioni di muro crollate senza ricorrere allo smontaggio integrale. Una piccola parte del corso sarĂ dedicata anche alla teoria, con lâanalisi della tecnica di realizzazione dei muri e una carrellata sulla normativa riguardante la realizzazione di questo tipo di opere e sulle autorizzazioni eventualmente necessarie”.
“Per garantire a tutti i partecipanti un adeguato supporto, abbiamo scelto di limitare il numero delle iscrizioni a 10. Per la partecipazione Ăš necessario munirsi di scarpe antinfortunistiche e abbigliamento da lavoro. Per ulteriori informazioni potete scrivere a terredigrimaldi@gmail.com oppure telefonare al numero 0184 38086. Vi aspettiamo!”, invita l’associazione.








