Nella serata di sabato, intorno alle ore 20, lâequipaggio della Squadra Volante del Commissariato di P.S. di Ventimiglia, nel corso dellâattivitĂ di controllo del territorio, si portava presso la stazione ferroviaria al fine di procedere ad un controllo dei soggetti, in particolare stranieri, ivi presenti.
Mentre si avvicinavano ad un cittadino di origine nord africana al fine di procedere alla sua identificazione, questi, visibilmente infastidito, tentava di darsi alla fuga e, fermato poco dopo dagli operatori, si divincolava e li spintonava in modo aggressivo e violento.
Dopo che riuscivano a contenerlo e a farlo salire sullâauto di servizio, non senza difficoltĂ , in particolare quando il fermato tentava di dare testate allâauto e agli operatori, questi iniziava a minacciare gli agenti (âvi ammazzo, poliziotti di merda, vi ammazzoâ) e nel tragitto in macchina continuava a sferrare calci e pugni contro lâabitacolo.
Negli Uffici del Commissariato, lâarrestato seguiva urlando ed agitandosi, mantenendo un fare minaccioso e violento che sfociava infine in un raptus aggressivo contro i 3 poliziotti che stavano cercando di procedere ai rilievi foto dattiloscopici, procurando loro lesioni variamente refertate (frattura del polso, contusione della spalla e del gomito).
A fronte delle condizioni del soggetto, tra le altre cose anche in stato di ebbrezza, gli operatori decidevano di portarlo in ospedale, ove, dopo aver insultato il personale sanitario, ingiuriando in particolare lâinfermiera e la dottoressa (âsei un troia, non toccarmi puttanaâ), finalmente sotto lâeffetto di sedativi si tranquillizzava.
Gli operatori riuscivano a portare a termine lâintervento arrestando il cittadino algerino â 33 anni, con plurimi alias declinati e diversi precedenti penali specifici e per sostituzione di persona nonchĂ© violazioni della legge sugli stranieri – per resistenza, violenza, minacce e lesioni contro un pubblico ufficiale.
Stamane, dopo la convalida dellâarresto, il giudice ha disposto la misura cautelare della custodia in carcere.








