Il copione Ăš sempre lo stesso, con qualche accessorio che lo rende a tratti odioso: una donna avvicina una persona anziana, senza il minimo rispetto per i suo ottantâanni ed inizia a parlarle. La nonna, che magari vive da sola, trova uno spiraglio di compagnia, un appiglio per passare quella mezzâora. E parla, fidandosi di questa donna che Ăš ben vestita, educata, ha una voce suadente, piacevole da ascoltare. E racconta. Racconta anche â sicuramente senza volerlo, che ha da poco prelevato i soldi in banca, perchĂ© â ipotizziamo â fa troppo caldo per andare a prelevare due o tre volte, ed Ăš quindi meglio tenere un poâ di contanti in casa. Oppure, per lo stesso motivo, Ăš stata osservata e seguita dopo aver prelevato allâufficio postale, e i malviventi â accortisi del reale importo â hanno deciso di muoversi: lâavvicineranno in strada o sulle scale dellâabitazione.
Magari la truffatrice finge un calo di pressione e si fa accompagnare a casa; oppure convince lâanziana che âin giro ci sono una marea di delinquenti, che spacciano soldi falsiâ. La persona anziana Ăš soggiogata, Ăš diventata preda e, ormai, Ăš in trappola.
Una scusa vale lâaltra: il delinquente, fintosi inizialmente agnello, assume le fattezze del lupo e azzanna la fiducia. Il gioco Ăš fatto.
Il lupo va a casa, riesce a vedere i soldi. Arriva un complice, magari un presunto âespertoâ, che sa riconoscere le banconote false. I lupi sono due. Prendono i soldi e scappano. E il gioco Ăš fatto.
Non Ăš un esercizio di prosa; non del tutto, almeno. Ă quello che Ăš successo nella mattina del 3 luglio a Diano Marina; Ăš quello che, due giorni dopo, Ăš stato denunciato ai Carabinieri di Imperia.
Sono otto gli episodi analoghi denunciati ai Carabinieri nellâultimo semestre; le indagini sono in corso, per tutti gli episodi, perchĂ© non cadano nel dimenticatoio. I Carabinieri devono essere informati subito di questi eventi, cosicchĂ© possano mettere in campo tutte le risorse necessarie ad affrontarli.
PerĂČ, in punta di piedi, possono anche dare qualche piccolo suggerimento, proprio per fare in modo che questi episodi non si ripetano.
Ricordiamo che, in genere, si colpiscono persone anziane, che vengono avvicinate â nella maggior parte dei casi â in abitazione; in altre circostanze, il contatto avviene anche in strada.
Il metodo di âcatturaâ della vittima, per quanto diversificato, ha un comune filo conduttore: la conquista della fiducia.
E puĂČ avvenire con modi educati, cortesi, uomo e donna insieme e, nella maggior parte dei casi, anche vestendo unâuniforme o esibendo una tessera: poste, gas, luce, forze di polizia e via dicendo. Attenzione, quindi: non fidatevi degli sconosciuti, anche se vestono unâuniforme. In questo caso fate immediatamente una telefonata al 112.
Prestate attenzione: specie se siete stati contattati al telefono, fatevi lasciare un recapito e richiamate con unâutenza differente, indipendentemente dalla situazione che vi verrĂ riferita: ad esempio, se il contatto avviene sulla linea urbana, richiamate con il cellulare. Ma non dimenticare di muovervi attraverso la linea 112, o, al limite, contattate la Stazione Carabinieri competente per il vostro territorio (della quale segnaliamo lâopportunitĂ di avere sempre il numero a disposizione ed in evidenza). In caso di approccio telefonico, i truffatori vi avranno sicuramente informati che vostro figlio o vostro nipote Ăš stato arrestato perchĂ© coinvolto in un incidente stradale e occorrono soldi o oro per liberarlo. Non Ăš vero, non succede cosĂŹ nel nostro paese, non esiste la liberazione per âcauzioneâ, di cui sentiamo parlare nei film.
Quindi, non aprite a chiunque la porta di casa. A costo di essere scortesi, non aprite proprio a nessuno che non conosciate perfettamente.
Non fidatevi delle apparenze. Spesso, come accennavamo, siamo di fronte a una persona distinta, elegante e particolarmente gentile. Dice di essere un funzionario: non credetegli, perchĂ© le forze di Polizia – o altri – non chiederanno mai di controllare il denaro in contanti, soprattutto per verificare se sia fasullo o meno.
Prima di far entrare chiunque, accertatevi della sua identitĂ ed eventualmente fatevi mostrare il tesserino di riconoscimento, che deve essere visibile o esibito a richiesta. Se il dubbio persiste, chiamate il 112 o la Stazione Carabinieri competente per territorio: vedrete che cercherĂ di indurvi a non farlo o si allontanerĂ velocemente con una scusa. In questo caso avrete fatto unâottima prevenzione, ma avvertite comunque le forze di polizia della presenza del potenziale truffatore in giro, perchĂ© potrebbe dedicarsi ad altre persone.
Poi: non date soldi a sconosciuti che dicono di essere funzionari di Enti pubblici o privati di vario tipo. Non esistono servizi di âriscossione di bolletteâ a domicilio, nĂ© verifiche sul corso legale o la falsitĂ delle banconote.
Per le bollette, utilizzate i bollettini postali o la âdomiciliazione bancariaâ, cosĂŹ da avere anche un sicuro riscontro del pagamento effettuato.
NĂ© tantomeno date soldi a chi dice di essere âamico del figlioâ e sostiene che il figlio stesso ha acquistato qualcosa (in genere un computer o elettronica digitale) e dovete pagarlo; o, ancora una volta, a chi chiede soldi col pretesto ottenere il risarcimento del danno da un incidente causato da un vostro congiunto: non si Ăš mai verificato.
Anche lâaffermazione âSignora, se non paga devo arrestarlaâ Ăš indicativa della sicura azione di un truffatore.
E ancora, non considerate il fatto che vi âpassinoâ il parente al telefono: preferite semmai contattare direttamente la persona interessata.
Inoltre, tenete presente che la âfuga di gasâ non danneggia lâoro ed i gioielli che avete in casa: quindi, se qualcuno afferma di essere un tecnico del gas e vi invita a recuperare i vostri ori per metterli al sicuro dalle esalazioni di gas, siete sicuramente davanti a un truffatore. Chiamate subito il 112.
Una precisazione: tutti questi episodi che stiamo commentando derivano da fatti realmente accaduti nella realtĂ locale, non sono frutto di fantasia. Stiamo semplicemente divulgando notizie che hanno un diretto riscontro sul nostro territorio.
Ă importante non conservare in casa grosse somme di denaro.
Infine: se inavvertitamente avete aperto la porta ad uno sconosciuto e, per qualsiasi motivo, vi sentite a disagio, non perdete la calma. Invitatelo ad uscire dirigendovi con decisione verso la porta. Apritela e, se Ăš necessario, ripetete l’invito ad alta voce. Cercate comunque di essere decisi nelle vostre azioni ed anche di attirare lâattenzione di passanti, del vicino di casa. E scambiate con questi gli stessi consigli. E ancora: non lasciate che il âpartnerâ dellâospite indesiderato sia libero di girare per casa, anche a costo di essere scortesi.
Infine: non accettate di essere accompagnati in banca a prelevare denaro. In questo caso siete sicuramente â sottolineo sicuramente â in presenza di truffatori. Nel caso vi troviate in banca â vedrete che chi vi ha accompagnato aspetterĂ fuori â avvertite il cassiere o il direttore della filiale di quello che sta succedendo; e non raggiungete chi vi ha accompagnato, anche se farĂ di tutto per attirare la vostra attenzione.
Comunque, al minimo dubbio: 112, 112 e ancora 112. Senza timore di disturbare, senza paura. Sappiate che vi verranno rivolte alcune domande, prima che la vostra chiamata sia inoltrata alle forze di polizia: chi siete, da dove chiamate, qual Ăš il vostro recapito telefonico. Dovrete poi descrivere brevemente quello che Ăš successo, con qualche particolare: chi ha commesso cosa, quando, dove, comâera vestito, che auto aveva e altri dettagli che possiate aver rilevato. Ancora: se assistete a una truffa â magari a danno dei vostri vicini di casa â e avete notato particolari che possano esserci utili, chiamate il 112 o la Stazione Carabinieri e, anche in forma anonima, date questi elementi: possono rivelarsi importanti per future indagini.
Un ultimo inciso: proprio perchĂ© i truffatori sono bravi, le vittime si vergognano di essere state raggirate e non denunciano il fatto, perchĂ© âsono solo 100 euroâ, o âma che figura ci faccio?â. Non abbiate timore: nessuno si permetterĂ , nello spazio riservato dei nostri Comandi, di prendervi in giro. Riferite lâaccaduto, denunciate chi ha fatto la truffa: la collaborazione del cittadino Ăš la forma piĂč diretta di prevenzione e, di conseguenza, un passo ulteriore verso la sicurezza.
Ricordiamo che questi ed altri brevi suggerimenti possono essere ritrovati sul sito www.carabinieri.it/servizi per il cittadino/consigli tematici/ e, comunque, saremo ben lieti di ripeterli presso le nostre Stazioni Carabinieri.