Nella foto la terna di Patrick Bianchi

È ormai un appuntamento fisso dell’estate sportiva della provincia di Imperia. Un gioco tradizionale, un luogo ricco di fascino, l’atmosfera di una pratica popolare, verace, istintiva e lontana da lustrini e inutili vanità: è il torneo di pallonetto di Borgomaro, uno dei non molti rimasti. Palla da tennis e mani, niente di più facile e, al tempo stesso, difficile. Perché i luoghi in cui si gioca sono edificati con spigoli, rientranze, persiane e scarichi. Nulla è come dovrebbe andare. I valori si livellano, si dice. Dunque, pallonetto o “balètta” sia.

Si gioca tre contro tre, su due campi, uno al corto e uno al lungo, nella centralissima via Merano dello spettacolare centro storico di Borgomaro. Alla fine emergono davvero i più bravi, capaci di giocare in ogni situazione. La domanda che ci si poneva nell’ambiente è… chi riuscirà a battere i bresciani? Ehm… non sono stati battuti i bresciani. I ragazzi della Valle Sabbia hanno sbaragliato la concorrenza: prima la terna di Patrick Bianchi, seconda la squadra di Alex Bianchi e terzo Elia. Primo dei liguri, Lorenzo Pellegrino, quarto. Al quinto posto la pur competitiva terna di Metra in Garfagnana.

La notizia di per sé appare anche Alex Bianchi secondo, dato che si è portato a casa titoli consecutivi. Pienamente riuscite, però, le due giornate, sabato e domenica, con squadre provenienti da vari luoghi d’Italia, con otto squadre imperiesi su ben 17 presenti. Il pallonetto è un gioco interregionale, praticato a livello popolare in molti luoghi d’Italia. Non v’è da stupirsi: prima dei giochi anglosassoni, calcio su tutti, i giochi di palla erano diffusi ovunque in Italia. Oggi rimangono vivi qua e là, nel mondo rurale e popolare.

I bresciani sono della Valle Sabbia, ad esempio, e sono secondi a nessuno. I toscani provengono da quella parte della Garfagnana confinante con la Lunigiana, in provincia di Lucca. Dal non vicino Friuli arrivano i giocatori di Gemona. Luogo martire del terremoto del 1976, non ha per questo dimenticato le sue tradizioni, anzi le ha rilanciate. Vivissima e disputata ogni anno è qui il torneo della “pilote” fra le borgate. A Borgomaro è stato spettacolo vero. Articolari e complessi i regolamenti, che però rendono il gioco ancora più spettacolare. Interessante la possibilità di colpire la palla anche a mani unite, venendo incontro alle abitudini dei non liguri; in Liguria, comunque, questa azione sarebbe considerata fallo.

Si è giocato su due tipi di campo, al corto e al lungo, sulla medesima strada centrale. Due giorni di sport vero, ben organizzati, tanto da attirare molti da fuori regione. Anche questo è turismo, di entroterra e di mete diversificate.

L’ottima gestione ringrazia anche i numerosi sponsor della manifestazione. Si segnalano i fornitori dei premi, ovvero gli sponsor della manifestazione: Pandorà, Azienda Agricola Ansaldi, Le 2 Mele, Fratelli Risso Saponificio, Società Agricola Oliveti del Maro, Pellegrino G&L, Ranise Agroalimentare Srl, Azienda Agricola Serena, Azienda Agricola Cà Sottane, Carni Tallone Luigi e figli, Bar Pizzeria da Linda, Enosteria “Etta”, Relais del Maro, Censin da Bea, Azienda Agricola Damiano, Forno di Nonna Pierina, Pizzeria Le Logge, Aicardi, Podere del Maro. Tutti loro hanno garantito una premiazione di alto livello, sia per gli ospiti forestieri sia per i giocatori locali più rappresentativi per categoria.

“Dunque, un arrivederci al prossimo anno, sperando in una crescita degli appuntamenti stagionali per il pallonetto”, commenta l’organizzazione.

In gara 17 squadre: 5 della Valle Sabbia, 3 toscane, 1 da Gemona e 8 liguri.