Sir Thomas Hanbury, ricco filantropo britannico, fu una figura di riferimento per la città di Ventimiglia e il suo sviluppo nel XIX secolo. A partire dai famosi Giardini a lui intitolati e da lui personalmente curati, il benefattore rese la Mortola e i paesaggi limitrofi il suo paradiso personale.
Riviera Time è andata alla scoperta delle opere volute, donate e prese in carico da Sir Hanbury insieme a Sergio Pallanca, presidente del Comitato Pro Centro Storico di Ventimiglia.
Il nostro viaggio, partito dalla riserva botanica, ha fatto tappa alle allora scuole di prima istruzione della Mortola e di Latte, alle numerose fontane pensate per i tanti viandanti, a quella che all’epoca era la Remise di Hanbury, ma anche alla Croce della Mortola, risalente al 1886. Il suo operato fu composto da piccoli e grandi interventi, pensati per le necessità dei cittadini di quelle aree, perlopiù contadini in stato di povertà.
“La maggior parte della popolazione, fatta eccezione per i ricchi, a quei tempi era analfabeta“, spiega ai nostri microfoni Pallanca. “Hanbury se ne accorse ben presto e organizzò così una scuola, trovando e sostenendo i costi per l’edificio, il materiale scolastico, gli insegnanti”.
Altra grande assenza del periodo, racconta ancora, era l’acqua corrente: fece costruire un acquedotto che distribuì l’acqua a Latte, alla Mortola, a Ciotti e a Grimaldi, disponendo nello stesso periodo la costruzione delle fontane da noi visitate nel corso del nostro incontro.
Fontane risalenti agli ultimi decenni del 1800, purtroppo in stato di totale abbandono: “Auspico che questa funga anche come una forma di sensibilizzazione all’amministrazione comunale, all’università di Genova e agli Amici dei Giardini Hanbury. È un vero peccato che delle fontane così belle e ricche di storie siano ridotte in questo stato. Si potrebbe mettere un cartello indicativo, far fare una pulizia e un restauro”.
Nel video-servizio a inizio articolo le tracce dell’operato di Sir Thomas Hanbury e la loro storia, raccontate da Sergio Pallanca.